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Il campionato deve rimanere vivo, nonostante il Viktoria Plzen. Crescere adesso, oppure sarà dura

Stasera il Genoa, con un occhio e mezzo alla partita di giovedì contro il Viktoria Plzen. Ma il campionato deve rimanere vivo a ogni costo

L'idea di base è chiara: vincere spendendo il meno possibile. Perché sì, il campionato è ancora importante e da chiudere al meglio, ma la partita cerchiata di rosso nel corso della settimana è quella di giovedì. Nessuno lo ammetterà mai anche se nel clan viola l'obiettivo prioritario è raggiungere la finale di Atene del 29 maggio.

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Lo è da dall'inizio della stagione, da quando c'è stata la certezza della squalifica della Juventus e l'ammissione della Fiorentina alla Conference League. Troppa la voglia di vendicare la finale di Praga dello scorso anno, anche se in questo momento (dodici mesi fa) la squadra di Italiano viaggiava su ben altri ritmi.

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Di rincorsa totale in campionato, quasi sul velluto in Europa. Adesso la storia è differente, la speranza è che il ritmo si alzi adesso, o comunque a stretto giro di posta. Difficile possa bastare la Fiorentina delle ultime uscite per togliersi qualche soddisfazione.

O semplicemente per dedicare un trofeo alla memoria di Joe Barone. Oggi è giusto pensare al Genoa, poi sarà la volta del Viktoria Plzen. Anche lì, vietato andare troppo avanti con la testa e la fantasia. Anche perché gli addetti ai lavori (e forse anche i tifosi) hanno intravisto un'autostrada verso Atene al momento del sorteggio, ma una volta arrivati lì bisognerà anche sperare che, ad esempio, l'Aston Villa sia incappato prima in una serataccia.

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Vero che ogni partita ha storia a sé, ma la squadra che poche ore fa ha battuto a domicilio l'Arsenal 0-2 oggi sembra ingiocabile per la Fiorentina. Però, tempo e spazio ce n'è ancora. In primis per crescere e migliorare. Poi per arrivarci, eventualmente, a quell'ultimo atto.

Oggi il Genoa, con rotazioni di formazione immaginabili e preventivabili. Nzola poteva avere una chance importante dal 1', ma un affaticamento muscolare lo ha tolto di mezzo. Spazio ancora a Belotti, alla ricerca di un gol che gli faccia rialzare la cresta.

Il campionato va tenuto aperto senza sé e senza ma. Imperativo riportarsi a -3 da Lazio e Napoli, con una gara con l'Atalanta che sarà una sorta di jolly di fine stagione. E' il momento di spingere, di ritrovare gioco, idee e gol.

Non può più bastare la Fiorentina vista in Repubblica Ceca da ora in avanti.


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