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Igor-Milenkovic, stress test Abraham. Ma c'è da provare a rialzare il muro

Con l'attacco che stenta, la difesa deve tornare ad alzare l'attenzione. Tante ottime prove in coppia, qualche disattenzione (anche pesante) e uno stress test non da poco

L'ultima volta che la Fiorentina non ha preso gol è coincisa con l'ultima vittoria dei viola, e non è certo un caso per una squadra che sta facendo una fatica terribile a segnare più di un gol (al massimo) a partita. Se la fase offensiva ha prodotto 11 gol nelle ultime 13 gare, segnando solo in un'occasione più di un gol in una singola partita (il 3-2 a Napoli), ecco che la difesa è chiamata a dare un surplus di sicurezza a tutta la squadra.

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COPPIA TITOLARE. Si dovrebbe parlare di fase difensiva, più che solo di difesa, è ovvio, ma chiaramente dalla solidità dei due centrali passerà gran parte della tenuta della Fiorentina contro la Roma. Dovrebbero essere ancora Milenkovic e Igor, del resto, a comporre la coppia di centrali contro i giallorossi.

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Erano in campo insieme contro la Salernitana, quando il brasiliano incappò nella peggior prova personale della stagione, così come contro la Juventus e contro il Milan, quando Igor ha giocato una signor partita contro Giroud, Ibra e gli altri capitolando con i compagni solo dopo l'errore di Terracciano.

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Italiano optò invece per la staffetta tra Milenkovic e Igor (avvicendamento all'intervallo) nell'ultima gara interna, quella persa pesantemente per 0-4 contro l'Udinese. Per ritrovare una gara con porta inviolata non bisogna tornare troppo indietro, 1-0 al Franchi contro il Venezia del 16 aprile.

Ma da quell'ultimo successo è cambiato parecchio nel mondo viola. STRESS TEST ABRAHAM. Ecco perché c'è da ritrovare soprattutto quelle certezze dietro. Quella solidità che aveva permesso alla Fiorentina di sopperire a una sterilità offensiva che va avanti dalla partenza di Vlahovic (media di un gol fatto a partita da fine gennaio), con i viola che avevano incassato 7 gol in 9 gare di campionato da metà febbraio a metà aprile, mantenendo la porta inviolata in 4 occasioni.

Nelle ultime gare invece gli errori individuali e le mancate coperture di squadra sono costati carissimo. Lunedì per Milenkovic e Igor ci sarà un avversario non da poco: Tammy Abraham. Autore di 25 gol in 49 gare da inizio stagione, l'inglese ci ha messo un po' per entrare nell'universo Roma, ma da novembre in poi (21 gol in 33 partite) è stato decisivo per la squadra di Mourinho.

Con una qualità non da poco: in ben 15 occasioni è stato lui a sbloccare le partite. Gol pesanti, insomma, come quello di giovedì in Conference League con il Leicester, o come le reti nel derby con la Lazio e nelle gare con l'Atalanta.

DECISIVO ALL'ANDATA. Sarà il pericolo numero uno, insomma, per la Fiorentina. Certo, non il solo, perché mancherà sì Mkhitaryan ma ci saranno i vari Zaniolo, Pellegrini,El Shaarawy, l'ex Veretout e il 'quasi ex' Oliveira, oltre a difensori sempre pericolosi sulle palle inattive.

Ma è chiaro che molto ruoterà intorno alla capacità dei centrali viola di limitare Abraham. L'inglese già all'andata fu decisivo: fece espellere Dragowski (decisione in realtà molto contestata), servì due assist a Mkhitaryan e a Veretout e colpì una traversa.

Otto mesi e mezzo dopo servirà decisamente un'altra prova per i difensori viola (c'erano Milenkovic e Igor anche all'andata) e per la Fiorentina per cercare una vittoria. Una vittoria che potrebbe rilanciare i piani viola per l'Europa.

In caso contrario la strada si farebbe parecchio complicata.


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