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Hirsch: "Torre di Maratona, curve e struttura non simmetrica. Ecco le sfide del progetto"

Le parole da Arup Italia sul nuovo Franchi: "L'integrazione è stata complessa. Su Maratona e Tribuna apriremo un tavolo di discussione con ministero e soprintendenza"

David Hirsch, leader del team di architettura di Arup Italia, vincitore del progetto per il nuovo Franchi, ha parlato con il suo team al Corriere Fiorentino: "E' stata una sfida diversa che ha coinvolto molte persone nel tentativo di presentare il progetto migliore.
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Abbiamo cercato di avere un approccio molto rispettoso, il professor Cupelloni che è un esperto di restauro moderno ci ha aiutato a trovare le giuste interpretazioni. L’idea sostanziale è stata: eliminare tutto quello che era stato aggiunto dagli anni ‘30 in poi in contesti con sensibilità sul restauro del moderno, riportare a nudo l’aspetto originale e poi intervenire".

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TORRE DI MARATONA. "L’elemento nuovo, la copertura, si mantiene a distanza e quella parte vuota verrà coperta attraverso un elemento tessile che si aprirà e chiuderà in caso di pioggia o di bisogno. Confrontarsi con la Torre è stato una parte molto complicata del progetto".

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DIFFICOLTA'. "Ci siamo trovati di fronte al tipico progetto italiano in cui l’architetto si misura con un edificio storico per farlo funzionare in un’epoca moderna. La geometria della struttura è stata un tema chiave perché non aiutava a inserire in modo armonioso le forme, non è simmetrica.

E la difficoltà era di non poter andare a intaccare la struttura dell’edificio. È stata una bella sfida. Da un lato si imponevano una serie di requisiti di conservazione, dall’altro si sembrava chiedere l’impossibile: un certo numero di spettatori (che saranno comunque 40 mila), massima visibilità, la parte commerciale...

L’integrazione è stata complessa". CURVE. "La distanza delle curve andava ridotte per creare un ambiente più raccolto e caloroso. Il tutto andava fatto tenendo basse le gradinate in modo che non impattasse sullo skyline di Firenze.

Alla fine abbiamo sdraiato un po’ di più le curve per valorizzare l’esperienza dello spettatore". TRIBUNA E MARATONA. Qui gli spalti saranno ammodernati ma rimarranno gli stessi. "È un tema delicato di interpretazione con le richieste dei beni culturali. Vorremmo intervenire sulle gradinate ma per il momento stiamo lavorando ancora su questa interpretazione.

È un dettaglio che ci riserviamo di affrontare al momento del progetto. Apriremo anche un tavolo di discussione con il ministero e la sovrintendenza per costruirli insieme. Non ci spaventa l’idea di sistemare gradinate di cemento anni ‘30".


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