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Gudmundsson aiutaci tu. La Fiorentina ha bisogno del trascinatore islandese

Una stagione iniziata male, con il problema al polpaccio, e proseguita anche peggio con l’infortunio di Lecce. Ora serve il riscatto

Albert Gudmundsson, l’acquisto più importante e atteso del mercato estivo della Fiorentina, era arrivato per diventare da subito perno della squadra di Palladino e vero trascinatore come aveva fatto nel Genoa. Ma fin dai primi giorni non è stato così.

L’islandese infatti è arrivato a Firenze da infortunato e ha saltato le prime quattro partite di campionato per infortunio e per la vicenda giudiziaria. Poi sembrava arrivato il suo momento: in campo con la Lazio in quella famosa partita che ha cambiato il campionato della Fiorentina.

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E autore della doppietta su rigore che ha regalato i primi tre punti della stagione ai viola. In campo poi nel pareggio di Empoli e nella bella vittoria casalinga contro il Milan. Poi i 9 minuti a Lecce e il nuovo infortunio che ha visto l’islandese out per cinque partite.

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Al suo rientro Palladino aveva anche perso Bove per le note vicende e la Fiorentina non era più la stessa. Qualche minuto contro il Cagliari, un’ora di gioco contro il Bologna e mezzora contro l’Udinese. Spezzoni affatto memorabili in cui Gudmundsson ha dato poco alla Fiorentina.

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Ma ora, proprio visto il momento delicato della squadra di Palladino, anche l’islandese deve reagire. Dare un segnale forte, diventare in fretta quel trascinatore di cui la Fiorentina ha bisogno. Ha forze fisiche e mentali fresche, ha classe e soprattutto gol nelle gambe.

Ok i due rigori ma ha già segnato 3 reti in Serie A pur giocando solamente 311 minuti. E allora sì: la Fiorentina adesso ha bisogno di miglior Gudmundsson, a partire dalla sfida contro la Juventus.


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