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"Giudicate voi": la protesta dell'Atalanta (per la prima volta in silenzio stampa)

L'ennesimo rosso a Gasperini e le polemiche per il gol annullato a Malinovskyi: secondo il club nerazzurro Hateboer non era in posizione attiva. E doveva decidere Doveri

Un frame sparato sulla home page del sito del club e uno striscione appeso a Zingonia. Due modi di esternare la stessa protesta per il gol annullato ieri a Malinovskyi. La stessa collera, soprattutto: il primo della società, il secondo dei tifosi.

Ma lo stato d’animo è lo stesso: stanchezza rabbiosa. Perché accompagnato dal dubbio che l’Atalanta sia ormai soggetto passivo di interpretazioni comunque sfavorevoli. Sempre che sia possibile interpretare certi episodi: quello di ieri no, a giudizio del club nerazzurro.

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Che a questo punto si sente ciclicamente danneggiato dalle decisioni arbitrali e dall’uso del Var. Così scrive La Gazzetta dello Sport. SILENZIO STAMPA. Per la prima volta l'Atalanta ha scelto la via del silenzio stampa, visto che le precedenti esternazioni - l’ultima del d.g. Umberto Marino, dopo Atalanta-Juve - non hanno sortito effetti.

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La via che in campo non aveva percorso Gasperini, espulso da Doveri per le ripetute proteste dopo il no al gol di Malinovskyi:è stato l’ennesimo rosso per il tecnico, sempre più in “guerra” con il sistema arbitrale. E probabilmente per questo sempre più nel mirino.

'GIUDICATE VOI'. Proprio un fermo immagine dell’inizio dell’azione incriminata è l’“urlo” scelto dalla società nerazzurra. Cerchiati i due giocatori protagonisti e un commento secco: «Al 61’ di Fiorentina-Atalanta. Giudicate voi...».

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Quanto l’Atalanta giudica con certezza è che il ruolo di Hateboer, valutato in fuorigioco prima del tiro decisivo di Malinovskyi,non sia impattante in assoluto sull’azione, senza alcuna influenza sulla corsa di Biraghi. E in ogni caso, come minimo, la decisione andava presa da Doveri e non dal Var, che non ha ritenuto di consigliargli una rewiew.

EPISODI. E' prevedibile che nelle prossime ore la società si muoverà per sottolineare ai vertici arbitrali quanto l’Atalanta si sia sentita penalizzata in tutta questa stagione, ma in particolare nelle ultime due settimane, dalla partita con il Cagliari in poi: uno spintone in ognuna delle ultime quattro partite “italiane”.

Già in precedenza c’erano stati episodi di dissenso: il 2021 si era chiuso rivendicando la legittimità del 2-2 contro la Roma, un autogol di Cristante cancellato per discusso fuorigioco di Palomino, considerato attivo. Poi la striscia del 2022: un sospetto fallo di mano prima del gol di Pereiro (Atalanta-Cagliari 1-2); un fuorigioco di Bonaventura prima del tiro del 3-2 di Milenkovic (Atalanta-Fiorentina 2-3 di Coppa Italia) non considerato a causa di un dubbio tocco di De Roon; la mancata espulsione di Szczesny e un rigore per fallo di mano di De Ligt non concesso contro la Juve; ieri il non gol di Malinovskyi.


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