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Gazzetta: Viola ridimensionata dal mercato. Conti ok ma tecnicamente indebolita

L'analisi di fine mercato della Gazzetta dello Sport: sorridono le casse, ma Piatek, Cabral e l'ambiente viola...

Un mercato invernale così forse non c’era mai stato. Un colpo eclatante, acquisti mirati, correzioni, giovani talenti per presente e futuro. Nomi noti e tanti volti nuovi da scoprire. Alcune cessioni dolorose, molte altre volute per alleggerire bilanci e monte-ingaggi zavorrati da giocatori indesiderati e ormai fuori progetto.

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Non è mancato nulla in questa sessione che si temeva in tono minore e invece ha regalato sorprese e generato entusiasmo e polemiche. Così scrive La Gazzetta dello Sport. SCUDETTO. Per lo Scudetto l’Inter resta stra-favorita e rafforzata dall’acquisto di Gosens, titolare di fascia appena avrà riacquistato la forma, e completata in attacco da Caicedo che, in assenza dell’infortunato Correa, offre a Inzaghi una carta in più in panchina.

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Troppo distante la Juve per pensare adesso a una clamorosa rimonta. Di certo però il colpo Vlahovic è sensazionale: capocannoniere del campionato, nessuno ha segnato quanto lui nel 2021, conosce già tutto del nostro calcio e con lui Allegri non solo ha un top-bomber che sa fare tutto, ma può anche cambiare modulo sfruttando due punte (lui e, più decentrato in fascia, Morata) e un trequartista (Dybala).

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In più a centrocampo ecco i centimetri e i muscoli di Zakaria. FIORENTINA. In zona Europa League esce ridimensionata la Fiorentina. Sorridono le casse del club riempite con la cessione di Vlahovic. Ma tecnicamente la squadra si è indebolita.

Piatek viene da stagioni deludenti, Cabral sarà in grado di stupire subito? I tifosi sognavano Ikonè, ma al servizio di Vlahovic. E tutto questo senza dilungarci su come l’ambiente viola sia stato sconquassato dalla cessione del giocatore più importante alla Juve, proprio come Chiesa solo 18 mesi fa.

Sabato c'è già uno scontro diretto molto delicato: arriva la Lazio altro club con la tifoseria delusa. Nonostante l'acquisto last minute di Cabral (omonimo del viola) il mercato di Lotito è insufficiente. ROMA E TORO. I Friedkin invece hanno regalato a Mourinho due pedine titolari, Maitland-Niles e Sergio Oliveira, e si sono liberati di giocatori ormai scaricati dal tecnico.

Che ora ha davvero un gruppo solido per risalire. Intelligente la strategia del Torino: la rosa, che era già completa, è stata arricchita con giovani di grande talento per il presente e soprattutto il futuro. Juric adesso ha altre carte da giocarsi nella lotta per l'Europa.


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