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Gazzetta: La Viola vince di... 'rigorino'. Perchè il Var ha richiamato Manganiello?

La Gazzetta segue la linea delle proteste di Dionisi e del Sassuolo: rigore più televisivo che di calcio, fallo di mano nato da un rimpallo. E l'arbitro aveva visto dal campo, ma...

Su La Gazzetta dello Sport si parla del rigore che ha permesso alla Fiorentina di battere il Sassuolo. Il problema è la dinamica: Tressoldi rinvia, la palla incoccia sul piede di Terzic che è a pochi centimetri e schizza sul braccio dello stesso Tressoldi,largo ma in posizione che appare congrua con il movimento appena effettuato per rinviare.

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Non vogliamo alimentare sterili polemiche, scrive la rosea, anche perché sembra la classica situazione in cui gli spettatori neutrali si dividono in due partiti: quelli che l’avrebbero fischiato e quelli che mai nella vita. Però ci sono due interrogativi oggettivi e quindi meritevoli di analisi.

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Il primo riguarda il richiamo dell’arbitro Manganiello al monitor da parte del Var Doveri. Il tocco con il braccio era chiarissimo dalla tribuna e Manganiello fa ampi cenni di aver visto tutto e di non averlo valutato punibile proprio per la dinamica.

D’altronde se Tressoldi avesse deviato di mano un tiro di Terzic, la situazione sarebbe stata diversa. Ma qui si tratta di evidente rimpallo. Cosa ha spinto, quindi, Doveri a chiamare Manganiello e l’arbitro a cambiare idea? 'RIGORINO'.

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Secondo interrogativo: è il caso di prendere una decisione del genere quando la missione è ridurre i rigorini? Questo, pur se derivante da un fallo di mano, finisce dritto nella categoria dei rigorini. Meglio ancora: dei rigori televisivi e non calcistici.

Ormai ci stiamo abituando, ma questa volta probabilmente si è andati un po’ oltre: chiunque abbia dato un calcio a un pallone, anche nel parco sotto casa, sa che nel movimento di Tressoldi è difficile riscontrare qualcosa di punibile.


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