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Gazzetta: Fiorentina bella e spietata. Altro ko al Napoli al Maradona

Dall’entusiasmo alla delusione: al Napoli non bastano le reti di Mertens e Osimhen, la Viola passa con Gonzalez, Ikoné e Cabral

La Fiorentina rifila al Napoli una bastonata che rischia di compromettere i sogni scudetto. Nel giorno in cui gli "eroi con la maglia del Napoli dovevano lasciarsi avvolgere nel mantello della passione per sentirsi invincibili" - pensieri e parole di Luciano Spalletti - la squadra di Italiano zittisce i 50 mila del Maradona, confermandosi come vera e propria kryptonite per i partenopei.

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Quella di Italiano, come sottolinea questa mattina La Gazzetta dello Sport, è una Fiorentina bella e impossibile. Adesso l'Europa non è più un miraggio e vista la crescita dimostrata dalla squadra l'obiettivo diventa sempre più possibile.

I viola sono bravi a reggere le diverse fasi della partita, superando con coraggio anche quelle in cui si mostrava più in difficoltà. LA PARTITA. I primi 15' è un forcing dei padroni di casa, sostenuti dal pubblico sugli spalti.

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La Fiorentina viene messa sotto pressione, ma gli attaccanti azzurri non riescono a trovare la porta. I viola riprendono fiducia e riconquistano il controllo soprattutto a centrocampo. L'uomo in più della squadra di Italiano Nico Gonzalez, più efficace e dinamico di Saponara, che trova anche il vantaggio grazie alla classica azione avvolgente costruita sulle fasce: il cross di Biraghi, e quello da destra di Duncan, mandano in tilt l’ex miglior difesa del campionato (non lo è più dopo questi 3 gol subiti) e Gonzalez segna un rigore in movimento.

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Spalletti prova ad ovviare agli errori di formazione commessi in partenza e nella ripresa manda in campo Lozano e Mertens, più dinamici accanto a Osimhen. E le mosse sembrano dare i propri frutti quando proprio Mertens, servito da Osimhen, piazza il destro del momentaneo 1-1.

CONTROMOSSE. La bolgia del Maradona sembra poter prevedere solo la vittoria dei padroni di casa. Ma Italiano azzecca in pieno le contromosse, aggiungendo dinamismo alla manovra con l'inserimento di Ikoné e Maleh. Il francese impiega circa un minuto a trovare il primo gol in Serie A con un sinistro incrociato, nato da un assist del solito, imprendibile, Gonzalez.

E Maleh manda in porta Cabral, capace di segnare un bellissimo gol che scaccia i dubbi che lo circondavano. Nel finale Osimhen accorcia le distanze, alimentando solo i rimpianti del Napoli e del suo tecnico per non aver trovato le contromosse alla strategia viola.

ITALIANO. A vincere la partita dalla panchina è Italiano, che riesce a fare il proprio gioco così come aveva fatto in Coppa Italia a gennaio, quando aveva eliminato la squadra di Spalletti sempre al Maradona.


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