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Gazzetta: corsa all'Europa, Fiorentina con Vlahovic tra le favorite per il 6° posto

L'analisi della Gazzetta sulla bagarre per un posto in Europa. Dalla Roma al Torino, in tante ambiscono ad Europa League e Conference League

Parla della corsa all'Europa League e alla Conference League La Gazzetta dello Sport.

Se per 4°/5° posto sembra un duello tra Atalanta e Juve, ci sono diverse squadre per 6° e 7° posto, ammesso che la Coppa Italia venga vinta da una squadra già qualificata in Europa. Si va dalla Roma (38 punti) al Torino (32) passando per la Lazio e la Fiorentina (tutte e due a 36) e per il Verona (33).

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Oggi è una fila per la sesta piazza Conference, ma la Coppa Italia potrebbe rendere il sesto posto buono per l’Europa League e il settimo per la Conference. OBIETTIVI. Per il Toro e il Verona, l’ingresso in Europa, fosse anche in Conference League, sarebbe un’impresa.

Per la Roma, l’Europa League sarebbe un premio di consolazione e la riconferma in Conference una sconfitta: José Mourinho è stato ingaggiato per il rientro in Champions. La Fiorentina di Italiano vivrebbe la cosa come un importante momento di crescita.

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La Lazio è una habitué dell’Europa e non si ecciterebbe più di tanto: Sarri, come Mourinho, è stato preso per altri scopi. IN CORSA. La Roma capofila del gruppetto è la più imprevedibile, può tutto e il contrario di tutto. Mourinho ha tra le mani Tammy Abraham, il potenziale centravanti del presente e del futuro della Serie A, casomai Vlahovic si trasferisse all’estero.

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Se il serbo restasse in Italia, il duello con l’inglese potrebbe diventare epocale. Abraham e Vlahovic sono i motivi principali per cui oggi Roma e Fiorentina ci sembrano favorite nella corsa al sesto posto, e nulla vieta loro di ambire al quinto e forse al quarto, se Atalanta e Juve rallentassero ancora. La Lazio ci sembra prigioniera della classica stagione di passaggio, la transizione da Simone Inzaghi a Maurizio Sarri è lenta e tortuosa e forse verrà completata con il prossimo mercato estivo, quando il nuovo allenatore avrà con un anno di ritardo i giocatori che gli piacciono e che gli servono.

OUTSIDERS. Il Verona ha centrato con largo anticipo l’obiettivo più importante, la salvezza, ed è libero di osare. Tudor dovrà tener viva l’attenzione, convincere i giocatori ad alzare lo sguardo verso altezze impensabili, ma possibili.

Ieri il Torino ha buttato via due punti: ha strapazzato il Sassuolo, ha colpito tre pali (sfortuna) e ha subito l’1-1 perché questo succede quando le partite dominate non vengono chiuse. Il Toro però è definito, ha struttura e gioco.

E può prendersi un posto al sole dell’Europa, se non si accontenta di essere ritornato in sé, nel “granatismo” furioso.


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