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Freitas: “Difficile competere nel calcio di oggi. Normale che Vlahovic sia stato ceduto”

L'ex ds della Fiorentina Carlos Freitas commenta il mercato di gennaio viola: “Difficile competere nel calcio di oggi coi club che sono così ricchi. Normale che Vlahovic sia stato ceduto”

Parla così a Lady Radio l’ex direttore sportivo della Fiorentina Carlos Freitas: GENNAIO. “Sono arrivati tre giocatori molto validi, come Piatek, Ikoné e Cabral. Il polacco ha già fatto bene in Italia, sa segnare, così come Cabral, che però andrà visto in Serie A.

Ikoné porta molta velocità. E’ vero che è partito Vlahovic, che probabilmente diventerà uno tra gli attaccanti più forti del mondo”. VLAHOVIC. “E’ tutto normale quello che sta accadendo. I tifosi è chiaro che non siano felici, così come è normale che la società, dopo aver capito che non voleva rinnovare, andava venduto.

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Quindi, tutto perfettamente il linea con il calcio di oggi. Vendere Vlahovic è stata un’operazione tipica del calcio moderno”. INVESTIMENTI. “Sono entrati tanti soldi dalle cessioni di Chiesa e Vlahovic, addirittura di più di quanti Commisso ne ha spesi per comprare il club.

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Poi vedremo il livello di calciatori che prenderà la Fiorentina, se riusciranno ad esprimersi come quelli che c’erano”. CABRAL (LAZIO). “Ha avuto tanti infortuni, ma ha tanta qualità. La Lazio ha fatto un buon acquisto, ma c’è concorrenza nella squadra di Sarri, quindi non sarà facile per Cabral affermarsi”.

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POLITICA DEL CALCIO. “Qualcosa va cambiato a livello di società, soprattutto a livello strategico. Chi non è un top club oggi fa sempre più fatica. Basta vedere il Dortmund, coi loro migliori giocatori che vanno tutti al Bayern, e manca la competitività.

Servirebbe rendere meno ricchi i ricchi, e più competitivi chi ha meno risorse. Ci sono squadre, oggi, che fanno capo a stati, tra emiri e fondi. Ad esempio, la nuova regola della limitazione dei prestiti che hanno deciso: il City ha due/tre squadre satelliti, ed ha sotto controllo circa 100 giocatori, e adesso gli altri club che devono competere come faranno?”.


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