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Nuovo Franchi, le reazioni politiche: tra "occasione persa" e "ritardi per i ricorsi"

Nuovo Franchi, raffica di reazioni politiche dopo l'annuncio del progetto vincitore per il restyling: tra 'occasione persa' e 'ritardi per i ricorsi'

Diverse le reazioni politiche sul progetto che è stato svelato ieri per il restyling del Franchi, come si legge in note pubblicate dal Comune di Firenze. Fratelli d'Italia, Alessandro Draghi: “Riguardo alla kermesse di ieri sera nel Salone dei Cinquecento per la presentazione del progetto vincitore per il nuovo stadio Franchi, abbiamo trovato curiosa l'assenza della presidente della commissione giudicatrice Odile Decq, mentre dubbi nascono sulla vice presidente Giovanna Carnevali (che era presente)”.

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Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi. “La Carnevali – aggiunge il consigliere – è infatti direttore esecutivo del piano urbanistico di Neom, la megagalattica e avveniristica città saudita sulle sponde del Mar Rosso.

La città venne annunciata nel 2017 alla conferenza Future Investment Initiative a Riyadh, in Arabia Saudita , dal principe ereditario arabo Mohammad bin Salman, divenuto 'famoso' per essere il presunto mandante dell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi a Istanbul.

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Da lei, una volta apprese le notizie, ci si sarebbe aspettati una presa di distanza dal principe come fece il suo collega Norman Foster, ma così non è stato. Ci chiediamo cosa ne pensi il sindaco Nardella, primo cittadino di Firenze, città di pace e accoglienza, sempre in prima fila per i diritti umani”.

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Peraltro, il progetto della mega città di Neom costringerà ad evacuare circa 20mila persone dalla zona di cantiere; quasi tutti abitanti a cui sono stati negati anche i più basilari diritti umani appartenenti alla tribù degli Howeitat” conclude Draghi.

Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu/ Sinistra Progetto Comune Quartiere 2, Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli:Oggi la città è ovviamente impegnata a commentare la cerimonia di ieri: due ore lunghissime, per mettere alla prova l'estro e la creatività della tifoseria e della cittadinanza.

Un concorso sull'ironia di Firenze. Meno ironica appare però la notizia data stamani su Lady Radio da uno dei due partecipanti esclusi in finale per "vizi di forma": lo studio Populous ha intenzione di contestare l'esito. Questo che impatto avrà?

Ieri in effetti tutto era concentrato sulla necessità di spremere fino in fondo la comunicazione spettacolare messa in piedi, mentre in secondo piano è apparsa la città reale e il merito delle questioni. La prima domanda ingenua che a molte persone sarà venuta fuori è: che senso ha dire che ci sono 8 progetti in finale, se poi 2 vengono esclusi, senza entrarci nel merito?

In realtà erano quindi 6. Comunque poco importa. Vorremmo capire se - visti i tempi dovuti all'uso dei fondi pubblici stanziati - questi ricorsi mettono in discussione il futuro del Franchi”. Capogruppo Gruppo Misto, Andrea Asciuti: “La proposta per il nuovo stadio Artemio Franchi, selezionata dalla giuria internazionale, non mi convince.

È il progetto più semplice o, come ha detto anche il sindaco, più sobrio ma, certamente, il meno bello tra gli otto presentati. Una copertura o meglio una lamina bassa – commenta il capogruppo del Gruppo Misto Andrea Asciuti – abbastanza anonima, rettangolare, quando lo stesso Pier Luigi Nervi volle creare delle scale elicoidali, nel lato della Maratona, proprio per dare maggior movimento a tutta la struttura.

Persa un’occasione per avere un impianto che poteva caratterizzare la città con una struttura futuristica e innovativa e che poteva attirare anche il turismo sportivo nell’area del Campo di Marte. Mi auguro che il nuovo stadio Artemio Franchi mantenga almeno la capienza da 40.000 posti – conclude il capogruppo del Gruppo Misto Andrea Asciuti – perché da quel che si è visto non mi pare ci sia un aumento, o comunque una conferma, dei posti a disposizione per i tifosi”.


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