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Firenze sogna ad occhi aperti: che abbraccio ieri alla squadra di Italiano!

Più di 8000 mila tifosi al Franchi per condividere con la squadra il momento magico. «Vincenzo portaci in Europa» il coro urlato Aspettando la sfida con la Juve

Oltre ottomila tifosi al Franchi, ad abbracciare la Fiorentina. Come il primo gennaio 2020, quando la posizione in classifica non era certo quella di oggi e la pandemia sembrava ancora lontanissima. Firenze, ieri, è scesa in campo al fianco dei propri eroi, di quelli capaci di espugnare il “Maradona”, di mettere insieme, da poco più di un mese a questa parte cinque risultati utili consecutivi (3 vittorie, di cui le ultime due consecutive, e due pareggi), di sorpassare in classifica l’Atalanta e di sognare il ritorno tra le grandi.

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Sì, gli ottomila cuori viola è proprio questo che hanno chiesto a Italiano, tra i principali artefici di questa rinascita: «Portaci in Europa, o Vincenzo portaci in Europa». Lo hanno scandito all’inizio e pure alla fine, durante il lancio di palloni verso gli spettatori, scrive stamani Il Corriere dello Sport.

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Hanno cantato a squaciagola senza sosta, sventolando i vessilli viola, dietro la grande scritta (che solitamente adorna la Curva Fiesole ma che per l’occasione era stata spostata sui cancelli della Maratona, lì dove si sono seduti i presenti) “Per esser di Firenze vanto e Gloria”.

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Hanno prima rivissuto le emozioni dell’ultimo successo, con i gol di Gonzalez, Ikoné e Cabral proiettati sul maxischermo (tutti applauditissimi, insieme a Kokorin) festeggiando ancora ad ogni rete, poi hanno scandito i cognomi dei calciatori con lo speaker dello stadio (incluso Bonaventura, nonostante la sua assenza per il perdurare del lavoro differenziato).

E’ qui che si sono alzati i decibel del volume, tra colonne sonore della domenica da stadio e fumogeni (uno si è incendiato e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco).

I calciatori sono entrati sul rettangolo verde dal lato della Fiesole - accolti pure da Lorenzo, la mascotte viola - e i saluti sono stati reciproci.

C’è stato il coro personalizzato per Torreira - «Picchia per noi, Lucas Torreira» - e soprattutto si è cominciato a scandire il count down aspettando la semifinale di ritorno contro la Juventus, mercoledì prossimo a Torino. «Chi non salta è bianconero» è diventata in un attimo la “hit” perfetta.

Il tutto, mentre in campo prima i giocatori si sono riscaldati e poi hanno cominciato le varie partitelle, sotto l’occhio attento dell’allenatore, del suo staff e della dirigenza viola. I tanti gol, di Piatek, Ikoné, Gonzalez, Venuti e Sottil sono diventati il motivo in più per continuare ad ubriacarsi di felicità.


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