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Fiorentina, troppi sprechi. Condannata dalla sfortuna

Il palo di Ikonè, l'autogol nel recupero di Venuti. La Viola di Italiano non si è snaturata nell'ottica del doppio confronto. Ma che beffa

Era la prima volta che la Fiorentina di Italiano, abituata a ragionare sulla gara singola, si trovava a gestire forze mentali, gioco e risultato nell’arco dei 180 minuti. Ma la Viola cerca di affrontare ogni partita alla stessa maniera, come se fosse una finale, con i vantaggi e i rischi che ne conseguono.

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O vinci o perdi, o tutto o niente, sia in casa che in trasferta. Stavolta, però, la Fiorentina è stata brava a non snaturarsi e a gestire bene la situazione. Rischiando, certo, ma cercando di giocare nell’ottica delle due partite: meno foga e più attenzione, meno furore ma anche meno rischi.

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Così scrive La Nazione. SFORTUNA. L’unica nota negativa è quella di non essere riusciti a sfruttare la mole di gioco proposta. E poi la sfortuna. Da una parte il palo di Ikonè, dall’altra l’autogol di Venuti.


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