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Fiorentina rebus attacco: Cabral a rilento, risale Piatek. Saranno tre punte

Valutazioni anche nel reparto offensivo: il brasiliano non ha convinto e la Fiorentina prova a tenere il polacco

In casa Fiorentina sono in corso alcune valutazioni di natura tecnica sul reparto offensivo. Prima tra tutte quella legata al futuro di Krzysztof Piatek. Che fino a pochi giorni fa era dato in partenza, per fare ritorno all’Herta Berlino.

Qualcosa però, attorno al polacco, sembra essere cambiato. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio confermando quanto scritto da LaViola.it nei giorni scorsi. E questo sia perché l’attaccante ha dato ampia apertura alla possibilità di restare a Firenze sia perché Cabral non ha portato a termine quei progressi che Italiano e il suo staff si attendevano.

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Dopo cinque mesi di apprendistato in Italia. La panchina del brasiliano nell’ultimo turno di campionato contro la Juventus, la partita chiave per tornare in Europa, è stata più che significativa.

IL PISTOLERO SPERA

Certo, anche lo spicchio di stagione di Piatek in riva all’Arno non ha strabiliato. Partito alla grande con la rete all’esordio in Coppa Italia contro il Napoli e altri cinque gol fino a marzo. Il pistolero ha terminato la stagione con le polveri bagnate e a secco per nove gare di fila.

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Confermando non tanto di soffrire la concorrenza con Cabral - l’investimento sul quale la Fiorentina ha già fatto sapere di voler ripartire - ma soprattutto di non essere per caratteristiche la punta ideale per esaltate il gioco di Italiano.

Che necessita di un centravanti abile a dialogare con la squadra e non confinato solo negli ultimi venti metri di campo. Un aspetto che, in un primo momento, aveva portato la società a valutare l’addio dell’ex Genoa. Anche se adesso l’aria pare cambiata.

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Anche perché ad oggi di alternative valide a costi ragionevoli non ce ne sono molte sul mercato. I dialoghi con l’agente del polacco vanno avanti da giorni ed entro metà giugno è previsto un incontro decisivo tra il ds Pradè e il manager Giuffrida.

Il quale, come già fatto altre volte, ribadirà quello che è il punto di vista di Piatek, che a Firenze si trova molto bene. E che pur di non tornare in Germania sarebbe disposto a venire incontro alle richieste economiche del club.

LE ALTERNATIVE

Sono due infatti gli ostacoli che al momento complicano la trattativa. L’altissimo ingaggio di Krzysztof. Visto che all’Herta è di 3 milioni di euro e che a Firenze, in questi primi sei mesi del 2022, è stato ridotto di conseguenza a 1,5.

E il diritto di riscatto di 15 stabilito a gennaio dai tedeschi. Una cifra che al momento la Fiorentina non è disposta a versare. Visto che l’obiettivo dei viola è ora quello di ottenere un rinnovo del prestito. Strada dura da battere, ma Pradè ci proverà se Italiano darà l'ok.

La permanenza di Piatek cambierebbe di conseguenza anche tutti gli altri piani per l’attacco della prossima stagione. Dove dovrebbe arrivare comunque un'altra punta d’esperienza e a costi ridotti. Kokorin resta un giocatore in uscita.

Ma piazzarlo all’estero sarà un’impresa tutt’altro che facile, complice il salario di quasi 2 milioni che percepisce. E in caso di addio del russo i primi nomi sulla lista di Pradè sono quelli di Joao Pedro (anche se ci sarà da battere la concorrenza del Torino).

E Milan Djuric, con il quale sono stati già da tempo allacciati i contatti.


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