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Fiorentina quarta in solitaria. Senza esaltare, ma sfruttando il vento (che tira bene)

La Fiorentina chiude il 2023 al quarto posto in classifica. 33 punti ottenuti in 18 giornate. E sogna

Dove stia l’esatta soglia tra fortuna e sfortuna e laddove subentri il concetto di meriti e demeriti è difficile da stabilire. Avere un portiere che para è un merito, avere attaccanti che sbagliano un demerito, trovarsi di fronte un avversario che crea molto di più e sbaglia può essere fortuna ma anche merito nello sfruttare le mancanze altrui, fare il contrario e non raccogliere quanto seminato può essere sia sfortuna che demerito.

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Insomma, non se ne uscirebbe più. VENTO. Fino ad un mese fa la Fiorentina stava ore nella metà campo avversaria ma non segnava, mentre gli altri alla prima occasione facevano gol. Con Lazio, Juventus, Milan, Roma, Lecce e Frosinone è andata più o meno così.

Ultimamente il vento è cambiato. Così come accaduto a Udine a inizio stagione, con Parma in Coppa Italia, col Verona e nel primo tempo col Torino gli avversari hanno sbagliato, il portiere della Fiorentina ha parato e i calciatori viola se non alla prima, al massimo alla seconda o alla terza occasione hanno segnato.

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Fortuna? Sfortuna? Meriti? Demeriti? A ognuno la libertà di farsi e avere la propria idea. GIRA BENE. Tuttavia, se in gare come quella col Milan o con la Juventus, nonostante la Fiorentina occupasse la metà campo avversaria per minuti e minuti, la sensazione era che non avrebbe mai (o quasi) segnato, nelle ultime gare si sta diffondendo il ‘sentiment’ opposto.

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Sarà perché la fiducia attorno a singoli e squadra è cambiata, ma nelle ultime partite giocate dai viola ha prevalso più la sensazione che in qualche maniera la Fiorentina potesse avere la meglio. Di ‘riffa o di raffa’, buttando palloni in mezzo all’area o sperando nel miracolo di Terracciano, o entrambe le cose assieme, e così è accaduto.

Se poi Di Gregorio regala il pallone a Beltran che indirizza la partita di Monza…ecco che il quadro si completa. Sì, in questo periodo gira bene alla Fiorentina. E che problema c’è a dirlo? ALTRI. Arrivare all’ultima gara del 2023 con 33 punti in 18 giornate, che in proiezione sarebbero 70 a fine stagione se continuasse così, conferma quanto di straordinario sta facendo questa Fiorentina, anche senza Dodo, adesso senza Nico Gonzalez, con Bonaventura ultimamente in difficoltà etc etc.

Per meriti propri, per demeriti altrui, per fortuna propria e sfortuna altrui, a seconda di come la si voglia vedere e pensare. Ad altri le cose stanno andando molto peggio. Il Napoli, ad esempio, sta andando malissimo. Le romane hanno faticato tantissimo in questa prima parte di stagione, mentre l’Atalanta ha avuto alti e bassi.

Il Milan è pieno di infortunati e ha fatto molto peggio di quanto ci si aspettasse in questa prima parte di stagione. Eppure, sulla carta, tutte sembravano avere qualcosa in più ai nastri di partenza rispetto alla Fiorentina, che pian piano ha scalato gerarchie, acquisito credito e credibilità.

L’eccezione è rappresentata dal Bologna, che però ha chiuso l’anno col ko di Udine e che sarà sulla strada dei viola due volte a inizio 2024 tra Coppa Italia e gara di ritorno di campionato. Molto dipenderà da quello che le ‘big’ riusciranno a fare nel 2024, ma intanto la Fiorentina è davanti, e ha dimostrato di avere le carte in regola per restarci.

Una mano dal mercato potrebbe aiutare ulteriormente la causa viola.


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