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Fiorentina nelle mani di De Gea: lo spagnolo si conferma super

Tre punti che portano la firma soprattutto del portiere spagnolo che da quando veste viola è tornato quasi ai suoi livelli

Vittoria pesantissima per la Fiorentina a Genova. I viola portano a casa tre punti che valgono oro contro una squadra che ha tentato fino all'ultimo di riagguantare il punteggio. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio. Se Robin Gosens ha sbloccato una gara dall'inerzia apparentemente inalterabile, David De Gea ha avuto il merito di metterci la ceralacca con una parata sensazionale in tuffo al secondo minuto di recupero della ripresa, grazie alla quale ha negato la gioia del gol al difensore genoano, Johan Vasquez, che aveva battezzato l'incrocio dei pali.

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L'estremo difensore si è reso protagonista in una serata nella quale non era stato chiamato in causa così spesso, tenendo viva la propria squadra nel momento di assoluto bisogno.

SOSTANZA

Per quanto gli avversari liguri abbiano cercato la porta con relativa sistematicità, De Gea è salito in cattedra tanto per cominciare bloccando il primo tentativo del difensore avversario Alan Matturro. Non solo. Alla mezz’ora del secondo tempo l’ex Manchester United si è superato parando ad Andrea Pinamonti un tiro che poteva rivelarsi fatale.

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Coronando una serata concreta e di sostanza con la parata miracolosa su Vasquez. Il classe 1990 insomma è uno degli artefici del fondamentale successo ottenuto dalla Fiorentina a Marassi: senza le sue gesta il Genoa avrebbe potuto pareggiare i conti, approfittando dell'arrembaggio finale per colpire i viola.

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LEADER

De Gea si era già distinto per una prestazione decisiva contro il Milan, parando addirittura due rigori. Si può dire che il portiere spagnolo, a Genova, abbia inciso ancora una volta sui punti guadagnati dalla propria squadra. Il suo carisma, la sicurezza, l'esperienza sono fattori che hanno forgiato la mentalità di un gruppo sempre più maturo e in grado di raccogliere il massimo anche dalle cosiddette partite "sporche".

Quelle in cui conta stringere i denti e approfittare della minima occasione. La sua lucidità ha innescato la metamorfosi virtuosa di tutto il gruppo. Se la Fiorentina cercava un leader, si può dire che l'ha trovato. Eccome.

CERTEZZA

Pochi dubbi per l'allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, al quale è stato chiesto nel post partita se si sarebbe aspettato una risposte simile sia da De Gea che da Gosens: «Non mi aspetto risposte, mi aspetto conferme - le parole del tecnico - Sottil ha fatto una fase di non possesso strepitosa.

Quarta ha fatto una partita pazzesca. Chi è entrato, Adli e Mandragora, ha fatto bene. Abbiamo fatto entrare un 2006 come Rubino. Non dobbiamo avere nessuna risposta da nessun giocatore». L'ex Monza quindi ha preferito non soffermarsi su un unico elemento, confermando se mai ce ne fosse stato bisogno che il suo orgoglio deriva dal rendimento esaltante dell'intera squadra.

Di sicuro il tecnico campano è ben conscio del valore di calciatori come De Gea, che nonostante un'annata trascorsa ai box è stato capace di non perdere la condizione dimostrando di non aver dimenticato come si risolvono le partite.


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