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Fiorentina momento verità: Europa o no. Dentro o fuori e ancora contro la Juventus

Cresce l’attesa per la partita con la Juventus decisiva per l’Europa Italiano: «Conterà molto l’aspetto mentale, stando uniti possiamo provare a coronare questo sogno»

«Evidentemente era destino che finisse così». E ancora: «Quando è uscito il calendario, scherzando nello spogliatoio ci siamo detti che ci saremmo giocati tutto all’ultima, contro la Juventus. È successo davvero». Nelle parole di Vincenzo Italiano e Cristiano Biraghi c’è tutto (o quasi) il senso di questa strana stagione che passo dopo passo, partita dopo partita, ha riportato la Fiorentina a giocarsi un sogno.

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Scrive il Corriere Fiorentino. Un’annata di alti e bassi, tenuta insieme da un filo bianconero che, tra campo e mercato, ha accompagnato i viola fin qua. Alla vigilia della partita delle partite. Dentro, o fuori. Europa, o no.

Gioa, o dolore. Esaltazione, o disperazione. Passa tutto dalla sfida con la Juventus. Come se (appunto) fosse tutto scritto in un copione che nemmeno il migliore degli sceneggiatori avrebbe immaginato. Perché oltre ai tre confronti andati scena sul campo (due in Coppa Italia e uno in campionato) c’è stata anche la questione Vlahovic.

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Anzi. È stata proprio quella ad accendere ulteriormente una rivalità già fortissima di suo. Certo, i precedenti non aiutano. E qua vale la pena tornare a quanto disse il mister viola qualche giorno dopo la semifinale di ritorno nella quale, dopo la sconfitta per 0-1 al Franchi, la Fiorentina ne rimediò un’altra.

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In quel caso, per 2-0.

Due risultati negativi, che venivano dopo quello (un altro 1-0) nella gara d’andata in campionato

«In tre partite — disse Italiano — non abbiamo segnato neanche un gol alla Juventus. Ce la siamo giocata alla pari. Ma evidentemente non siamo ancora pronti per batterla. Vorrà dire che proveremo a fargliene uno all’ultima giornata».

Il momento è arrivato e, per esser certi di conquistare il pass europeo, Biraghi e soci sono obbligati a riuscirci. Soltanto una vittoria infatti garantirà l’accesso (almeno) alla Conference League. In caso di sconfitta o pareggio invece, toccherà sperare in un regalo dell’Empoli, impegnato contro l’Atalanta.

E se è vero che sbagliando s’impara, vale la pena riprendere in mano qualche dato dei tre precedenti confronti diretti con la Juventus.

Tre match simili non solo per risultati, ma anche per andamento: Fiorentina a lungo in controllo, quasi dominante, ma incapace di far male e puntualmente punita

Basta dare un occhio ai numeri. In tre gare i bianconeri hanno calciato complessivamente 27 volte in porta, contro le 44 dei viola. Risultato? Quattro gol (a zero) in favore della Juventus. Per riuscire nell’impresa insomma, bisognerà ripartire da lì.

Dalla consapevolezza di dover essere (molto) più concreti. «Conterà moltissimo l’aspetto mentale — ha spiegato ieri Italiano nel classico appuntamento con i media ufficiali del club — serviranno motivazioni e voglia e stando uniti possiamo provare a coronare questo sogno».


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