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Fiorentina e Como, due filosofie opposte: italianizzazione vs 'stranierizzazione'

La Fiorentina ha puntato fortemente sugli italiani, alcuni anche molto giovani. Input chiaro da sempre di Rocco Commisso, che sogna diversi giocatori in Nazionale

Ndour, Zaniolo, Fagioli, Folorunsho, ma anche Kean, Comuzzo, Ranieri, Colpani, Martinelli e Mandragora. La Fiorentina, dopo le ultime due sessioni di mercato è diventata sempre più 'azzurra'. Al contrario il Como ha acquistato solo stranieri nell'ultima sessione invernale.

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Due filosofie diverse, ma quella della Fiorentina arriva da un input preciso di Rocco Commisso che non ha mai nascosto la sua volontà di fornire il maggior numero possibile di giocatori alla Nazionale. Alle spalle della prima squadra c'è un movimento importante.

Rubino (reduce da una doppietta oggi al Cagliari), Caprini, Harder, Baroncelli, Braschi, tutti elementi che hanno fiutato la prima squadra insieme a Vannucchi e Leonardelli e che fanno parte delle rispettive selezioni giovanili azzurre.

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Quello della Fiorentina sta diventando un vero e proprio marchio di fabbrica, con gli occhi che sono già puntati sul baby bomber Federico Croci, che nell'Under 15 sta facendo valanghe di gol ed è punto di riferimento della sua nazionale.

Movimento in crescita, da questo punto di vista il Viola Park agevola e non poco il lavoro ai tecnici gigliati. Filosofia diversa, dicevamo, per il Como. Progetto nuovo, società in costruzione. Ma Fabregas ha chiamato a sè tanti stranieri.

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La sfida del Franchi sarà anche su questo punto di vista. Pochissimi gli italiani guidati dall'ex Cutrone, poco più che meteora in viola, ma che sul lago ha trovato una sua dimensione rispettabile. Altri italiani? L'eterno Iovine, Dossena e Goldaniga, il portiere Vigorito, l'italo-brasiliano Strefezza e l'attaccante Gabbrielloni.


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