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Fiorentina, casa stregata: al Franchi 1 punto in 5 gare e nessun sold out

Lo stadio non è più un fortino: la Fiorentina ha bisogno di un’inversione di tendenza

Lo ha ammesso anche Paolo Vanoli nella conferenza stampa di mercoledì: lo stato del Franchi può incidere anche sulla squadra. Una situazione che tutti conoscono, scrive il Corriere dello Sport, ma a cui è comunque difficile abituarsi: uno stadio cantiere, con capienza ridotta del 50% da più di un anno e ancora nessuna certezza su quando e come potrà aumentare il limite massimo degli spettatori, fermo a circa 22.000. Il fatto di dover giocare in un impianto diroccato, con gru e cumuli di macerie a dominare il colpo d'occhio non può essere la sola giustificazione per il rendimento casalingo: un punto fatto in cinque partite, cinque reti fatte e dieci subite. Inutile dire che la risalita della Fiorentina dovrà passare da un'inversione di tendenza. A cominciare dalla sfida di sabato prossimo contro la Juventus. Un incrocio che non perde fascino neanche in queste condizioni. Ci sono quindi le condizioni per arrivare al sold out, quest'anno mai raggiunto. 

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IL CALO. I dati sull'afflusso sono in diminuzione: contro il Lecce, in una gara che si prospettava cruciale, per giunta giocata di domenica alle ore 15, i presenti erano 18.184, il secondo dato peggiore del biennio di A col Franchi da lavori in corso. Anche col Bologna, alla penultima in casa, non era stata superata quota 20mila, un trend in calo se pensiamo che il record di spettatori risale alla prima al Franchi, datata 13 settembre 2025, contro il Napoli (21.579), poi sempre meno. In Conference League poi, competizione da sempre snobbata da gran parte della piazza, la situazione è spettrale: nella prima e unica gara europea di quest'anno, contro il Sigma Olomouc, erano 8.149 i presenti, record negativo per l'afflusso allo stadio della gestione Commisso (escluse le gare con limitazioni dovute a Covid e sicurezza).

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I MOTIVI. Perché il calo dei tifosi allo stadio non è soltanto legato ai risultati: parte dagli anni precedenti, c'entra il caro vita generale ma anche ovviamente le condizioni del Franchi, in generale con un'esperienza partita che, tra code, mancanza di parcheggi, e obsolescenza progressiva dei servizi interni fa sì che sempre più persone scelgano di vedersi la partita a casa. Per questo, una città come Firenze e una società come la Fiorentina, con una base in campionato di 13.500 abbonati, in questo momento fa fatica a riempire uno stadio da 22.000 posti. 

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