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Finalmente Castrovilli: accelerazioni, inserimenti, qualità e sostanza. È tornato il 10?

In una serata amara, riecco la miglior versione di Gaetano. Tanti spunti, giocate in fiducia, assist e conclusioni. Deve ripartire da qui

Lo aveva detto Castrovilli nei giorni scorsi: "Da gennaio sto  meglio. Ognuno di noi vive dei periodi non positivi ma da gennaio sto bene. Ho visto una luce in fondo al tunnel e sto meglio sia fisicamente che mentalmente. Ogni giorno miglioro e cerco di ritornare il vero Castro.

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Partita dopo partita si cresce e si affrontano anche i periodi meno belli”. E dopo qualche prova così e così, il 10 viola ha dimostrato sul campo di poter tornare quello dei tempi migliori. Raffica di 6,5 e 7 in pagella dopo la gara di ieri con il Sassuolo, nonostante la cocente sconfitta.

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Già, nell'amara trasferta al Mapei Stadium, proprio Castrovilli è una delle note migliori. Assolutamente da salvare. CRESCITA. Perché questa è stata una stagione complicata per lui. L'inizio in salita post-Europeo, quel colpo contro il palo a Genova, un altro problemino fisico a novembre e diverse prove sottotono.

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Mai neanche vicino al giocatore ammirato due stagioni fae in alcuni sprazzi del passato campionato. Ieri, però, Castrovilliè tornato ad illuminare. Prendendosi anche il rischio di qualche giocata, inventando per i compagni, andando al tiro.

Le cose che gli chiedeva Italiano insomma, che in queste settimane lo ha spesso spronato: "Sta bene, chiaramente mi aspetto molto da lui. Che sia più determinante, che faccia più gol, più assist, ma sta lavorando bene. A volte ci sta partire dalla panchina, o dall’inizio, ma se il ragazzo si convince che può fare la differenza sono convinto che la può fare.

Io ho dimostrato a tutti che gli allenamenti contano e che le prestazioni contano. Chi è più bravo a farlo ottiene il posto. Lui va forte in allenamento, ma può dare di più”, aveva detto di recente il tecnico. GIOCATE E SOSTANZA.

Ed evidentemente anche Italiano aveva visto da vicino, durante gli allenamenti, che qualcosa stava cambiando in Castrovilli, soprattutto nella testa. Perché nelle ultime quattro partite il 10 viola ha sempre giocato da titolare.

Non era mai accaduto prima in stagione, anche perché prima Duncan e poi Maleh gli avevano spesso 'scippato' la maglia da titolare, così come dall'altra parte Bonaventura è quasi sempre stato intoccabile. Questa continuità però sta a significare che ci sono i margini per rivederlo ad ottimi livelli.

Ieri, al Mapei, senz'altro un ottimo punto di ri-partenza per lui. Con quel tiro di mancino di poco fuori nel primo tempo, con quello stacco di testa parecchio insidioso nella ripresa, con quelle giocate di fino a metà campo e sulla trequarti ma sempre a servizio dei compagni, con quelle imbucate non sfruttate da Piatek e gli altri.

Soprattutto, poi, con la verticalizzazione per Saponara che ha portato al gol di Cabral. Spesso accusato di essere troppo 'leggero' in fase difensiva, ma con il Sassuolo ci ha messo anche tanta sostanza: secondo per chilometri percorsi dopo il 'motorino' Odriozola (11,865 km percorsi, lo spagnolo è arrivato a 12,361), 3° viola per velocità media, addirittura di gran lunga il migliore in campo per palloni recuperati: ben 11.

Tanta roba. COME AI VECCHI TEMPI. E poi la qualità, con 63 palloni giocati e 24 passaggi in avanti riusciti, di cui ben 17 sulla trequarti: laddove Italiano vuole si faccia la differenza e dove il Sassuolo soffriva le sue giocate.

E infine anche 5 dribbling riusciti: anche in questo caso nessuno ha fatto come lui tra i giocatori in campo. Un dato che riporta indietro proprio al campionato 2019/2020, quando Castrofu tra i migliori dribblatori del torneo.

Un primo tassello per tornare a vedere la miglior versione del 10 viola.


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