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Finale dolce per conquistare l'Europa. Juve senza furore

La Fiorentina conquista l'Europa sei anni dopo: sarà Conference League. Viola tesi per metà partita, poi il gol di Duncan ha sbloccato la sfida

Non poteva esserci un finale più dolce per la Fiorentina. Vittoria sulla Juve e ritorno dopo 6 anni in Europa tutto in una notte, dentro una città ubriaca di amore. Quando è finita, la gente è rimasta nello stadio, voleva che questa festa non finisse più.

Firenze ha spinto la Fiorentina verso un successo (e verso la Conference League) che non poteva e non doveva scappare. La Juve ha capito presto il clima e si è adattata. Nella sua partita non è stato previsto il tiro in porta.

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E nemmeno il furore, nemmeno la voglia di attaccare. La squadra di Italiano si è liberata della pressione che uno stadio pieno e bollente rovesciava, sotto forma di passione, sul campo solo dopo il gol di Duncan, arrivato proprio all’ultimo minuto del primo tempo.

Mancavano 45 minuti interi, ma a quel punto si era già capito che la festa non sarebbe saltata. Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

RITMI BASSI. Il ritmo non era irresistibile, però conducendo sempre il gioco i viola si sono avvicinati e affacciati di continuo nell’area avversaria.
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La Juventus mai. Era tesa la Fiorentina, compassata la Juventus, la differenza di motivazioni appariva fin troppo chiara. Per evitare dubbi e maldicenze, vale la pena aggiungere che la Juve di partite così ne ha giocate (diciamo pure giochicchiate) altre nella sua deludente stagione, anche se chiuderla con un solo tiro verso la porta di Terracciano non è stato poco, è stato niente.

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Se pensiamo alla Fiorentina di 12 mesi fa, il ritorno in Europa è un’impresa straordinaria. Per la Juve era la partita numero 3.000 nella storia della Serie A, di sicuro non resterà nella sua memoria.


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