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Fattori: "Viola femminile stagione fallimentare anche per gli investimenti fatti"

L'ex allenatore delle ragazze viola ha commentato la stagione della squadra allenata da mister Panico

Sono lontani i tempi in cui la Fiorentina femminile alzava trofei e giocava in Champions League. I tempi in cui Sandro Mencucci e Vincenzo Vergine, insieme a Sauro Fattori e poi Antonio Cincotta, costruivano squadre che in campo divertivano e duellavano alla pari prima col Brescia, poi con la Juventus.

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Oggi che viola sono invischiate nella lotta per non retrocedere. Riporta il Corriere Fiorentino. Sauro Fattori, ex calciatore e allenatore viola, come giudica questa stagione della Fiorentina femminile? «Fallimentare alla luce anche gli investimenti fatti.

Parlare di anno di transizione sarebbe come arrampicarsi sugli specchi. La rosa è di alto livello e a gennaio è stata migliorata». Quindi non può bastare l’alibi che il campionato è diventato più difficile da quando ci sono più squadre blasonate?

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«Anche la Fiorentina è una squadra blasonata. Serve un esame di coscienza per capire che probabilmente sono stati fatti errori, anche in fase di mercato. Non si può sempre pensare che gli altri siano meglio, non mi sembra il modo per tornare competitivi».

La società, però, ha speso. «Sì, la società spende, la Fiorentina femminile ha un budget importante a disposizione, gli errori sono altri». Eppure vincere era difficile anche prima, no? «Certo! Non c’era la Juventus, ma c’era il Brescia ed era difficile vincere.

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Non a caso molte calciatrici di quel Brescia sono passate in bianconero. Ma la mia Fiorentina ha vinto anche contro la Juventus». C’è chi chiede l’esonero di Patrizia Panico e chi invoca un suo rientro in panchina. Che effetto le fa?

«Preferisco non commentare le voci su un possibile esonero di una collega, la società farà le sue valutazioni. Però sono felice che i tifosi si ricordino di me con affetto. Significa che i bei ricordi sono tanti». Negli ultimi anni, tante calciatrici hanno lasciato Firenze.

Perché? «Ci sono stati problemi che si sono acuiti col tempo. E devo dire che vedere tante nostre ragazze protagoniste negli altri club di serie A, è un grosso dispiacere. Credo che per alcune come Adami e Clelland siano state fatte valutazioni sbagliate.

Serve molta competenza nel calcio femminile». Ma la scelta di portare tante straniere in serie A è utile? «Le calciatrici straniere che fanno la differenza in Italia non vengono. Quelle che vengono nel nostro campionato non sono fenomeni.

Anzi, le migliori giocatrici della serie A sono sempre le italiane. Per questo dico che ci vuole molta competenza nel calcio femminile». Quale allenatore vedrebbe bene a Firenze per iniziare un nuovo ciclo? Tanti vedrebbero bene Piovani o Ganz.

«Sono tanti i profili giusti, ma bisogna sempre vedere cosa gli offri. Poi c’è da dire che diventa difficile essere considerata una società ambita dopo un ottavo posto. In due anni abbiamo perso sei posizioni in classifica. Gli altri hanno progetti stanno crescendo, la Fiorentina è in netto calo e ci vorranno tra 3 e 5 anni per tornare protagoniste, ammesso che le cose siano fatte bene».


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