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Fattore "Gud", inizia il conto alla rovescia. Ma Beltran va applaudito

L'islandese punta a tornare contro l'Inter o il Cagliari, mentre Beltran brilla da trequartista. Palladino prepara nuove soluzioni in vista di un calendario intenso

Il conto alla rovescia è iniziato, il fattore Gud è pronto a irrompere nel primo momento decisivo della stagione. Con la ripresa del campionato, in programma domenica (ore 15) sul campo del Como, entra nel vivo anche l’ultima fase della tabella di recupero assegnata ad Albert Gudmundsson.

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Uscito infortunato lo scorso 20 ottobre dopo appena cinque minuti della sfida contro il Lecce, riportando una lesione di I/II grado a carico della giunzione mio-tendinea del bicipite femorale della coscia destra. Negli ultimi giorni l’islandese è tornato a vedere la luce in fondo al cammino della riabilitazione, anticipando di qualche giorno quelle che erano le tempistiche iniziali.

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E oggi torna ad allenarsi in gruppo, insieme ai compagni.

Merito delle strutture all’avanguardia, anche in ambito medico, del Viola Park. Ma merito anche della determinazione del numero dieci che vuol tornare a dare il suo supporto alla squadra.

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Nell’ultima sfida, quella interna col Verona, Gud in tribuna autorità applaudiva divertito alla tripletta di Kean. Ha una voglia matta di tornare in campo, di giocare coi suoi compagni, di impattare così come fatto quando impiegato (vedi Lazio e Milan, soprattutto).

Ma nessuno ha voglia di accelerare il suo ritorno. La sensazione è che dopo Como, dove dovrebbe rimanere escluso dai convocati, l’islandese possa tornare a disposizione. Qualche minuto nella sfida di Conference League contro il Pafos (giovedì 28 novembre) e poi la speranza che possa giocare uno spezzone della gara di domenica 1 dicembre al Franchi contro l’Inter.

Difficile immaginarlo titolare per un match che si prevede ad alta intensità. Ma Palladino, dopo le risposte di giovedì, potrebbe avere le idee più chiare. Perché poi arriva l’Empoli, nel turno infrasettimanale del 4 dicembre in Coppa Italia, e soprattutto la gara interna contro il Cagliari dell’8 dicembre.

Ecco, al netto di qualche minuto qua e là per riprendere confidenza col campo, quella coi sardi sempre la gara ideale per rivedere titolare Gudmundsson in viola.

Non una notizia marginale. È merito anche di Beltran se la Fiorentina, in assenza del suo numero dieci, non ne ha sentito troppo la mancanza.

Due gol e tre assist in campionato per l’argentino nel momento del bisogno, schierato come trequartista alle spalle di Kean. Libero di spaziare, agire, inventare. Con l’obiettivo di migliorare la finalizzazione, dalla quale è giusto attendersi di più per un giocatore del suo talento.

Ma col rientro a pieno regime di Gudmundsson, la Fiorentina potrebbe attingere a quell’energia extra di cui avrà bisogno nel periodo di massimo sforzo. Perché fino al termine di dicembre, e dunque alle soglie dell’inizio del calciomercato invernale, i viola non si fermeranno un attimo.

E chissà che sia Gud che Beltran non possano, in alcune situazioni, anche giocare insieme:Mi ci vedo benissimo insieme ad Albert - ha detto l’argentino nell’intervista al Corriere dello Sport - Abbiamo caratteristiche simili ma anche differenti.

Qui siamo in tanti che vogliono e possono giocare. Ripeto, non è mai una questione di ruolo o posizione: a me basta aiutare la squadra. Dipende dalle scelte del mister”.

L’infortunio di Gud, d’altronde, ha regalato una grande opportunità a Beltran che è stato bravo a cogliere calandosi appieno nel ruolo e comprendendo che certi momenti possono aiutare il singolo e dunque il collettivo.

Adesso l’argentino è tornato centrale e Palladino ne terrà conto. Ma col prossimo ritorno di Gud, la Fiorentina ha un motivo in più per credere nelle proprie ambizioni. E il conto alla rovescia, ormai, è arrivato alle battute finali.


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