Fagioli, Cataldi, Mandragora: trio che funziona. Ma Adli e Folorunsho cercano spazio

Il trio titolare ha regalato gioie nelle ultime partite, ma il francese e l'ex Napoli hanno recuperato e si candidano nel post-sosta

Un trio perfetto formato da Mandragora-Cataldi-Fagioli che ha spadroneggiato nelle ultime due vittorie in Conference contro il Panathinaikos e in campionato contro la Juventus, ma altri uomini che già scalpitano per ritagliarsi spazio.

In particolare Adli e Folorunsho che hanno dimostrato di poter essere protagonisti in viola. Così scrive La Gazzetta dello Sport. RISORSE. Le verticalizzazioni di Adli e la fisicità di Folo sono caratteristiche su cui Palladino può contare per il rush finale.

Senza dimenticare i più giovani Richardson e Ndour. Da quando l’allenatore utilizza il 3-5-2 Adli e Folorunsho non sono mai stati titolari perché si stavano mettendo alle spalle i rispettivi infortuni, ma adesso stanno bene e toccherà al tecnico (che ha dato il weekend libero ai suoi) di volta in volta capire la soluzione migliore.

Le occasioni non mancheranno fra Conference e campionato, però non sarà semplice per i diretti interessati “invadere” gli spazi conquistati dai protagonisti delle ultime uscite. AL MEGLIO. Dipenderà anche dal modulo visto che Folorunsho può diventare prezioso pure nel caso in cui i viola tornassero a quattro e ci fosse da fare da collegamento fra centrocampo e attacco.

Adli, un pilastro di inizio stagione, da fine gennaio ad ora conta appena 18 minuti in due partite per un problema alla caviglia che lo ha tenuto ai box. Folorunsho ha saltato le sfide a Lecce e Napoli, ritagliandosi poi 29 minuti in casa con il Pana e 5 nel finale con la Juventus.

L’abbondanza non è un problema, ma semmai una risorsa e la sosta del campionato rappresenta un’ottima occasione per provare diverse soluzioni anche perché, tranne Ndour (Italia Under21) tutti gli altri sono rimasti al “Viola Park”.

Per Adli e Folo in ballo c’è fra l’altro il futuro in viola perché sono a Firenze in prestito con diritto di riscatto, anche se per l’ex Napoli può diventare facilmente obbligo.