Esterni e centravanti, Italiano chiede di più ai suoi attaccanti. In Europa si arriva con i gol
Ballottaggio tra Piatek e Arthur Cabral, Gonzalez non al top e ali a secco da tempo. La strada è giusta, ma servono più reti dal tridente
Due sconfitte di misura che fanno male. Sassuolo e Juventus, gare in cui la Fiorentina avrebbe meritato (molto) di più. Due ko in cui trovare un unico denominatore: la mancanza di concretezza in attacco. Lo ha spiegato chiaramente mister Italiano alla vigilia del match contro il Verona:"I nostri attaccanti devono cercare di finalizzare quello che creiamo.
In due partite abbiamo tirato quasi 40 volte e fatto un solo gol, ma non è responsabilità solo del centravanti. Spero si continui ad avere questa produzione di palle gol, la concretezza arriverà". NON SOLO IL CENTRAVANTI. Già, non è solo responsabilità del centravanti.
Piatek a Reggio Emilia ha avuto occasioni e le ha sprecate, Arthur Cabral ha invece concretizzato il pallone proveniente dal piede di Saponara. Mentre contro la Juve nessuno dei due ha avuto palloni buoni per mettere in difficoltà Perin.
A differenza dei compagni. A conti fatti sono stati in realtà 36 i tiri fatti nelle ultime due gare dai viola (12 nello specchio), comunque un'enormità di occasioni prodotte ma non finalizzate a dovere."Ikoné poteva segnare almeno 4 gol tra Sassuolo e Juve", ha detto ad esempio mercoledì sera Italiano.
Insomma, proprio dagli esterni il tecnico si aspetta di più, ormai lo ribadisce da tempo: "Dico sempre che chi ha una palla a disposizione deve pensare che sia l'ultima palla della partita. Serve più concentrazione e velenosità di decidere le partite.
Ma sono contento di avere una squadra propositiva, ogni volta ci sono 5-6 giocatori che dettano il passaggio per andare in porta. Sarebbe un problema se la squadra non si esprimesse come fa in questo momento. Ma la vedo in crescita, consapevole dei propri mezzi. Sono contento e fiducioso, arriverà il momento in cui parleremo dei nostri attaccanti esterni che riescono finalmente ad indirizzare le partite".
ESTERNI A SECCO. Un tasto su cui batte con continuità. Già a Moena il tecnico viola si rivolgeva chiaramente ai suoi esterni offensivi: "Voglio che andiate in doppia cifra, siete attaccanti a tutti gli effetti". Ma fin qui in stagione Sottil ha segnato 4 gol (l'ultimo a fine gennaio contro il Cagliari), Gonzalez3 (l'ultimo ad ottobre all'andata proprio contro il Cagliari), Saponara 2 (l'ultimo a novembre contro il Milan), Callejon1 (a novembre contro la Samp), mentre Ikoné è ancora a secco di reti.
Questi i numeri, al netto di prestazioni in realtà spesso molto buone delle ali d'attacco, anche perché il gioco viola si basa parecchio sull'inventiva sulle fasce. Lo stesso Ikoné non a caso è stato tra i migliori nelle ultime partite, Gonzalez lo era stato nelle gare precedenti, Sottil aveva strappato applausi per le sue accelerazioni prima dell'ingresso un po' così e così contro la Juve, anche Saponara raramente ha deluso.
AL FRANCHI. Ma il gol, si sa, non è un dettaglio nel gioco del calcio. E guardando ancora i numeri si vede che sì, la Fiorentina è paradossalmente (nel complesso) tra le squadre in generale più 'ciniche' del campionato (dietro solo a Lazio e Verona), ma allo stesso tempo segna anche meno del dovuto rispetto ai propositi di calcio super offensivo ricercato da Italiano.
Quarantacinque gol segnati in campionato in 26 partite sono tanti,ma non tantissimi, considerati ad esempio i 52 gol segnati dal Verona prossimo avversario al Franchi. Già, proprio il Franchi, che mercoledì ha applaudito i viola per il gioco ma si è fermato al palo di Ikoné in zona gol, potrebbe ispirare un po' di più gli attaccanti viola, visto che la Fiorentina ha il 3° attacco casalingo del campionato con ben 30 gol segnati in 12 partite, dietro solo a Inter (35) e Lazio (32).
E con il Verona che, al contrario, ha la 5° peggior difesa esterna della Serie A, con ben 25 gol presi in 13 trasferte. SCELTE. "Abbiamo una classifica fantastica, con una partita da recuperare. Se riuscissimo a migliorare quelle poche lacune che abbiamo possiamo riuscire anche a migliorarla.
Con le unghie proveremo a difendere questa classifica", ha aggiunto Italiano. "Se giochiamo come contro la Juve ne perdiamo poche di partite". Insomma, la strada è quella. Anche se servono sicuramente più gol, specialmente degli attaccanti.
Piatek ne ha segnati 5 dal suo arrivo a Firenze, ma nelle ultime due gare è rimasto a secco facendo fatica. Mentre Cabral si è sbloccato a Reggio Emilia e sembra in crescita: che possa toccare al brasiliano dal 1'? Vedremo. In un tridente che difficilmente potrà vedere Gonzalez titolare (semmai a gara in corso, visto l'unico allenamento completo svolto nell'ultima settimana), e che potrebbe riproporre Ikoné con uno tra Sottil e Saponara.
Tutti con un obiettivo chiaro: segnare. L'Europa passa da qui. L'Europa si raggiunge, secondo il mantra di Italiano, solo con i gol.



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