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Errori incomprensibili. Aia, arbitri e Var serve un cambiamento anche comunicativo

Tanti errori in questa stagione e un andamento generale degli arbitri (e del VAR) assolutamente insufficiente: tanti errori incomprensibili

Il Var è nato per correggere il più possibile gli errori. Anche se ultimamente induce addirittura l’arbitro a sbagliare. In ogni caso gli errori non potranno mai essere eliminati al 100 per 100, perché come in campo così al monitor c’è sempre un uomo.

E può sbagliare. Ma ci sono errori ed errori. Scrive La Gazzetta dello Sport. Alcuni, per quanto gravi ai fini del risultato, possono essere compresi, perché legati alla dinamica delle azioni, alla forza degli impatti, alla confusione in aree affollate, tra grovigli di gambe.

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Ma quando gli errori sono evidenti e gli arbitri non vengono richiamati o quando anche al monitor si persiste nell'errore, allora gli sbagli diventano incomprensibili. E quando qualcosa non si riesce più a comprendere, vuol dire che il problema è grave e pericoloso.

Perché insinua dubbi in dirigenti, tecnici, giocatori, tifosi, fa scatenare polemiche e rende credibili proteste e vittimismi. Certi sVarioni non solo decidono, condizionano, indirizzano partite, più o meno importanti, ma gettano una macchia sulla stagione.

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E costringono a riflettere sull’organizzazione del sistema arbitrale. Sulla figura del presidente Aia (che non si vede e non si sente). Sul faticoso lavoro tra alti e bassi del designatore. Sul livello dei suoi stretti collaboratori.

Sulla qualità bassa dei fischietti esperti e giovani. Sul rapporto arbitri-Varisti.

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Silenzio d’altri tempi

Il silenzio dei vertici arbitrali dopo certe decisioni sballate risulta anacronistico, controproducente e fastidioso. Nell’era dei social e in una società sempre più aperta, il mondo arbitrale è l’unico rimasto chiuso, inaccessibile, intoccabile.

E privo di comunicazione verso l’esterno. Anche chi in certi ruoli apicali vorrebbe parlare o spiegare viene invitato al silenzio e così a parte le voci di corridoio e i riportini. L’unica maniera per capire come vengono giudicati errori da «mani nei capelli» è aspettare di vedere per quante giornate arbitri e Varisti verranno fermati.

Cosa che accade sempre più spesso. Senza ottenere risultati purtroppo.


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