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E intanto Cataldi si è preso la Lazio. Record di distanza percorsa media e tanta qualità

La Fiorentina ha deciso in estate di non riscattarlo per meno di 4 milioni. Adesso Cataldi si è ripreso la Lazio da protagonista

Danilo Cataldi è tornato al centro del progetto della Lazio, scrive l’edizione online del Corriere Dello Sport. Non solo con la sua qualità palla al piede, ma anche con prestazioni di sacrificio al servizio della squadra. Un vero simbolo di resistenza, dedizione e appartenenza.

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Nelle ultime settimane il play romano ha risposto alla chiamata di Maurizio Sarri con performance di altissimo livello, diventando il motore di un gruppo che aveva bisogno di ritrovare equilibrio e personalità in mezzo al campo.

Da quando si è fermato Rovella, il numero 32 ha preso in mano la regia e non l’ha più mollata. E non si è limitato a gestire il gioco: ha corso più di chiunque altro, in ogni partita. I numeri raccontano di un vero e proprio maratoneta: 11,405 chilometri percorsi contro il Genoa, 12,618 contro il Torino, 13,119 con l’Atalanta e 12,852 nella sfida con la Juventus.

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Quattro partite da titolare, quattro gare in cui nessuno - né avversario né compagno - ha coperto più campo di lui. Qualità e quantità. Ma non c’è solo il lavoro oscuro, Cataldi ha cominciato anche a incidere nella fase offensiva.

Un gol e un assist nelle ultime tre giornate lo testimoniano: il rigore trasformato a tempo scaduto contro il Torino e il passaggio vincente per Basic nella vittoria sulla Juventus. Sono numeri piccoli, ma significativi considerando che era reduce da 20 gare di fila in campionato senza coinvolgimenti attivi su marcature della sua squadra.

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Ad oggi Cataldi vanta 569 minuti giocati spalmati su sette presenze di Serie A, numeri che non raccontano solo la fiducia ritrovata, ma anche il peso specifico che ha saputo riconquistarsi. Fino a un mese fa sarebbe stato difficile ipotizzarlo. Il centrocampista sembrava destinato a un ruolo di secondo piano, schiacciato dalla concorrenza di Rovella.

Poi il destino ha cambiato le carte in tavola. E lui, come tante volte è accaduto nel corso della sua vita trascorsa in biancoceleste, si è fatto trovare pronto. Stavolta però non era affatto scontato. La scorsa estate il suo futuro sembrava lontano da Roma.

La Fiorentina, dove aveva chiuso la stagione in prestito, aveva la possibilità di riscattarlo esercitando una clausola. Non lo ha fatto, e solo per questo oggi Cataldi è a Roma, dopo essere stato valutato nel corso del ritiro estivo a Formello.

Una fortuna, per lui e per Sarri (a maggior ragione considerando il mercato bloccato), che ora può contare su un giocatore cresciuto sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico e mentale. Danilo è tornato ad essere il centro del progetto biancoceleste, ma lo ha fatto senza clamore, come sempre.

In campo non si risparmia, lavora per sé e per tutti, e con il Comandante ha trovato la piena consacrazione. Alla Lazio servivano certezze, lui lo è diventato con le prestazioni. Un maratoneta con il cuore laziale, che lotta per la sua squadra e per ogni singolo metro.

E corre, più di tutti gli altri. Ripartendo da Pisa.


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