Drago, protagonista dopo l’oblio. Ikoné: dall’Europa alla panchina. Ma in allenamento…

Le due facce del post Fiorentina-Atalanta: Dragowski è tornato protagonista, dopo un periodo difficile. Ikonè, invece, non è neanche subentrato

Tra i tanti aspetti che lascia in eredità la gara di domenica tra Fiorentina e Atalanta, ci sono anche due facce contrapposte. Da una parte, sottolinea La Nazione, c’è il ritorno ad un ruolo da protagonista di Dragowski, dall’altra c’è il misteroIkoné, passato da giocare l’Europa che conta da titolare col Lille alla panchina.

DRAGO. Nonostante l’arrabbiatura per qualche piccolo errore commesso durante il match coi bergamaschi, Italiano ha rimarcato anche nel post gara di domenica quanto stimi Dragowski. Il polacco, decisivo con quell’intervento su Koopmeiners, si è disimpegnato bene anche coi piedi, ed è tornato protagonista dopo l’oblio che aveva vissuto in seguito alla serataccia vissuta a Napoli in Coppa Italia, dove tra rinvii sbagliati, errori e il rosso rimediato per un’uscita sbagliata, era finito stabilmente dietro a Terracciano nelle gerarchie.

IKONE’. Il francese, invece, coi bergamaschi non è neppure subentrato a gara incorso, a differenza di quanto accaduto nelle gare precedenti. Per lui sono arrivati solamente 157’, con una sola presenza da titolare. L’impatto era stato buono, con due assist tra Napoli e Genoa, ma ancora non è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa Fiorentina.

Eppure, come ha sottolineato Italiano, in allenamento sta dando segnali di crescita. Dopo due mesi, adesso serve svoltare, visto anche i 14 milioni più bonus spesi dalla società.