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Difesa, quanti errori. Servirebbe continuità di interpreti. E nell'ultimo quarto d'ora...

Italiano ha reso pubblico il problema: "Serve qualità anche nel difendere". Così si perdono partite e punti importanti

L’obiettivo a breve, anzi a brevissimo, lo ha indicato Vincenzo Italiano nell’analisi della sconfitta contro la Lazio.

«La qualità la si vuole davanti, ma bisogna averla anche dietro nel difendere». La Fiorentina ha incassato 33 gol in 23 partite, spesso per errori evidenti costati sconfitte anche pesanti. Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

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ERRORI. Siccome gli errori (individuali in primis) si sono ripetuti con preoccupante cadenza due sere fa davanti a Immobile e compagni determinando un nuovo, pesante stop, il tecnico siciliano ha deciso di rendere pubblica la questione che - tra le altre - frena il rendimento della Fiorentina, come anticipo di ciò che fin da ieri ha ripetuto al chiuso dello spogliatoio nella visione dei video e poi in campo per cercare i rimedi necessari.

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CONTINUITA'.  Quali rimedi? Intanto, puntare sempre sugli stessi calciatori, per quanto ovviamente possibile al netto di squalifiche, infortuni e complicazioni varie, potrebbe essere un buon metodo per affinare l’intesa e i meccanismi, in primis tra i due centrali laddove la Fiorentina va spesso in affanno nelle marcature preventive, nella copertura degli spazi, nei movimenti in sincrono sull’uscita a palla scoperta (già rischiosa di suo).

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I tre gol (due in particolare) della Lazio sono esempi lampanti e non è nemmeno il caso di puntare l’indice su Nastasic, al di là della sorpresa di trovarlo titolare con Quarta e Igor comunque disponibili: è proprio la fase difensiva che è stata fatta male se tre volte su tre un calciatore della Lazio (due volte Immobile e una Milinkovic-Savic) si è trovato bellamente da solo davanti a Terracciano.

ULTIMO QUARTO D'ORA. Lì interverrà Italiano e nell’ultimo quarto d’ora: il 3-0 biancoceleste è stato la decima rete incassata dalla Fiorentina tra il 75’ e il 90’, mai così tante negli altri cinque quarti di gara. Contro la Lazio non ha spostato un risultato già deciso (ma Venuti, sempre nel dopo partita, ha sottolineato che la squadra deve imparare a “non sbracare e a tenere aperte le partite fino alla fine quando è sotto”), però non a caso l’ultimo quarto è l’unico con il saldo negativo tra gol fatti e gol presi.

Quando spesso si decide il risultato.  


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