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Dainelli: "Vlahovic fenomeno, ma la Fiorentina può far male a questa Juventus"

L'ex capitano viola ha visto la Juventus sabato dal vivo a Empoli. Vlahovic gli ricorda Benzema, ma la Fiorentina può far male ai bianconeri

«Vlahovic è un fenomeno, ma la Fiorentina può far male alla Juventus». L’ex capitano e dirigente viola Dario Dainelli ha parlato questa mattina al Corriere Fiorentino. Dainelli, che Juventus ha visto a Empoli? «Dal punto di viste del gioco ho visto più Empoli.

La Juventus, dal canto suo, ha dimostrato di essere più compatta e di essere molto pericolosa nelle ripartenze. E poi ora ha Vlahovic che tiene palla, fa salire la squadra, attacca bene la profondità. Insomma, fa la differenza.

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Sono convinto che la Fiorentina di Italiano, dal punto di vista del gioco, può mettere in difficoltà questa Juventus. Poi è vero che in ogni partita possono fare la differenza gli episodi o i singoli. E in questo la Juve può dire la sua».

Lei conosce bene Vlahovic, lo ha visto allenarsi, giovanissimo, a Firenze. Quanto lo vede cambiato rispetto ad allora? «Ora Vlahovic è un giocatore vero e maturo. Con le proporzioni del caso, tutti i giovani, quando acquisiscono sicurezza in sé stessi e consapevolezza nei propri mezzi, cambiano da un anno a un altro.

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Ma Vlahovic, che già era forte da ragazzino e che ha sempre avuto tutto dal punto di vista tecnico, ora che ha la consapevolezza di essere forte, è davvero devastante. Se penso alla sicurezza con sui gestisce la palla anche quando è raddoppiato, posso solo pensare a lui come un vero fenomeno, un campione».

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Vlahovic ha dimostrato di essere un vero e proprio ciclone che non si placa neanche se raddoppiato. Come si ferma un attaccante così? «Difficile fermarlo. Ora poi è in uno stato mentale di sicurezza massima e quindi è ancora più dura.

Però Milenkovic se la può giocare. Luperto, giocatore che Andreazzoli aveva messo addosso a Vlahovic, nella fisicità lo subiva, perché non ha la struttura fisica che poteva consentirgli di arginare il serbo. Ma Milenkovic, con la sua prorompenza fisica, può limitarlo.

Vi faccio un esempio: nel derby contro il Torino, Vlahovic ha sofferto la forza e la presenza di Bremer. Milenkovic dovrà fare altrettanto». Chi le ricorda? «Qualche anno fa gli attaccanti si differenziavano tra quelli come Toni o Gilardino, che erano bravi in area di rigore e a proteggere palla ma meno portati ad attaccare bene la profondità, a quelli come Immobile, molto bravo ad attaccare la profondità e ad andare in velocità, ma magari meno bravo a proteggere palla.

Ecco, Vlahovic è un attaccante che sa fare entrambe le cose: è uno che ha forza fisica, bravo in area di rigore, ma anche molto bravo ad attaccare la profondità. Lo vedo più un Benzema». Quali sono gli uomini viola che possono mettere in difficoltà i bianconeri?

«Parto col dire che sabato sera l’Empoli è stato bravo a pressare alta la Juventus e a creare situazioni dove attaccare la prima linea difensiva bianconera. Ecco, in base a quanto visto, credo che la Fiorentina potrebbe mettere in difficoltà i bianconeri con le qualità dei suoi esterni, ma anche con l’intensità che mette in campo nella totalità della gara».

E poi ci sarà il pubblico del Franchi, che lei conosce perfettamente. «Sì, sono davvero contento che finalmente sia tornato il pubblico negli stadi. Il calcio senza pubblico è uno spettacolo a metà. A Firenze poi è sempre stato un valore aggiunto, sarà così anche questa volta».


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