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Da Lirola a Dodô, la Fiorentina investe su un altro terzino. Ma stavolta i presupposti sono diversi

Grande capacità di corsa e qualità: 18 milioni totali (tra parte fissa e bonus) per il brasiliano, terzino più caro della storia viola

Quando arrivò Lirola la Fiorentina pensava e sperava di poter mettere un punto fermo, per il presente e per il futuro, sulla fascia destra. Un ruolo che era rimasto scoperto per tanti anni, tra giocatori adattati o di scarso rendimento.

Era l'estate 2019, il primo mercato dell'era Commisso e un investimento complessivo da 13 milioni per lo spagnolo che arrivava dal Sassuolo. Ora, tre anni dopo, la Fiorentina ci riprova. Anche se con presupposti che sembrano parecchio diversi.

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Dodô è arrivato dallo Shakhtar per 18 milioni totali, tra parte fissa e bonus. Un giocatore giovane (classe '98) ma già con esperienza internazionale (30 partite tra Champions ed Europa League), che negli anni in Ucraina ha messo insieme 5 gol e 17 assist in 97 partite.

Non male per un terzino: vuol dire che ogni 4 partite, in media, inventa una giocata decisiva. Odriozola, tanto per fare un esempio, si è fermato a 1 gol e 1 assist lo scorso anno, pur in una stagione più che positiva (nonostante alcuni infortuni e qualche 'buco' difensivo).

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BENVENUTO. Una 'freccia' a cui Italiano ha già dato il benvenuto. Ieri fisicamente, nei giorni scorsi con parole pubbliche: "E’ uno dei giocatori che cercavamo, ha le caratteristiche giuste per quando arriviamo negli ultimi venti metri“.

Stessa linea per capitan Biraghi, che ci ha giocato contro in Europa ai tempi dell'Inter: "Ci ho giocato contro ed è un gran giocatore. Penso che sia un giocatore importante per noi. Ha avuto varie vicissitudini in Ucraina ma è ancora giovane ed ha esperienza europea e questo ci servirà.

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Sono sicuro che ci darà un apporto importante". Insomma, tutti sono convinti che la grande attesa e la cifra importante investita per prenderlo saranno ripagate. Eccome. Poi certo, ci saranno da valutare i tempi d'inserimento per un giocatore che ha disputato l'ultima partita l'11 dicembre 2021, il suo adattamento al calcio italiano e agli schemi di Italiano, l'intesa con i compagni.

Ma il segnale lanciato dalla Fiorentina è chiaro. LACUNA COLMATA. C'era una lacuna da colmare dopo la partenza di Odriozola, e la società ha deciso di investire di nuovo per un ruolo tanto importante per il calcio del suo allenatore.

Il terzino destro più pagato della storia viola, il brasiliano, tre anni dopo l'alta cifra spesa per Lirola. Era un altro momento ed era un altro giocatore, peraltro venduto poi al Marsiglia per 6,5 milioni più altrettanti di bonus, quindi per una cifra vicina a quella spesa per acquistarlo.

Dodô, per il quale lo Shakthar rifiutò 30 milioni dal Bayern Monaco a gennaio, sarà quindi presente e futuro della Fiorentina. Dopo giocatori come Bruno Gaspar, Gilberto, Laurini, Diks che, presi nella precedente gestione per cifre dai 2 ai 4 milioni, non portarono grosse soddisfazioni.

Così come il prestito di Malcuit, o ancor prima i vari Rosi, Cassani, Romulo, De Silvestri. Ma anche Comotto e Zauri: 'onesti' terzini, ma tutt'altra cosa rispetto alle prospettive che sembra garantire Dodô. L'ultimo vero 'colpo' in quella zona di campo fu Cuadrado, pagato circa 21 milioni tra prestito, comproprietà e acquisto definitivo.

Ma il colombiano alla fine giocò quasi sempre largo a centrocampo o addirittura in attacco. Mentre i vari Tomovic, Roncaglia, l'ottimo Ujfalusi e lo stesso Milenkovic, quando hanno giocato a destra, l'hanno fatto da adattati.

Non da terzini puri. Come promette di essere Dodô. Una nuova freccia a destra per la Fiorentina.


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