×

Da Belotti a Pinamonti, le idee in attacco. Resistono Joao Pedro e Djuric

Detto di Piatek (molto dipenderà dalla sua conferma in prestito o meno), La Nazione in edicola stamani propone alcuni nomi per l'attacco della Fiorentina del prossimo anno

Andrea Belotti piace da sempre. Il Gallo, per il momento, è libero a costo zero. Evidente che il suo innesto nella Fiorentina andrebbe a far scalare in modo diretto le gerarchie del reparto. Insomma: Belotti titolare sicuro, Cabral scelta alternativa (con il rischio di trasformarsi in riserva definitiva) e Piatek jolly, e comunque terza scelta.

sponsored

Traduzione. La conferma del polacco striderebbe con l’operazione Belotti per una questione di spazi. Joao Pedro. Molto diverso il discorso parlando del centravanti che può arrivare da Cagliari. Un’asse offensiva costruita su Cabral, Piatek e appunto Joao Pedro potrebbe garantire alternative ’alla pari’, sfruttando anche il gran numero di partite ravvicinate, senza quindi creare posizioni definite e rigide nell’assegnazione delle maglie da titolari.

sponsored

L’affare Joao Pedro rimane – al momento – abbordabile anche a livello economico. Con il Cagliari si può chiudere per una cifra vicina ai 7 milioni. Djuric. E’ e rimane la scelta che contrasta in tutto con l’eventualità di un rinnovo del prestito di Piatek.

Il discorso è questo: se la Fiorentina dovesse mettere sotto contratto la punta appena svincolata dalla Salernitana lo farebbe pensando a Djuric come riserva (più che alternativa) ai due bomber titolari. Dunque, con la mossa Djuric il discorso più logico potrebbe essere questo: via Piatek e caccia aperta anche a un’altra punta di peso.

sponsored

Andrea Pinamonti. Se la Fiorentina dialogasse concretamente con l’Inter e ovviamente anche con l’Empoli che ha ’ospitato’ la punta nerazzurra, l’idea coinciderebbe alla perfezione con le esigenza della Fiorentina. In altre parole: Pinamonti è un bomber italiano (come piacerebbe all’allenatore), è un attaccante dalle prospettive di crescita eccellenti e su di lui anche un investimento pesante (ovvero un diritto di riscatto obbligatorio di poco inferiore ai 20 milioni) sarebbe da considerarsi un affare.


Lascia un commento