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Così Italiano ha sorpreso Sarri. Perla di Nico, ma servono anche i gol facili

Fiorentina con il 4-3-3, pressione alta e Lazio che non riusciva a costruire. Ma i viola hanno sprecato troppo davanti a Provedel

A complicare la costruzione della Lazio è stato il piano tattico di Italiano, bravissimo nella preparazione della gara. Sarri è rimasto sorpreso dall’aggressività dei viola, che sono scesi in campo con il 4-3-3. La Fiorentina giocava in pratica uomo su uomo e, quando la Lazio iniziava a costruire dal basso, le mezzali Bonaventura e Barak si alzavano moltissimo unendosi a Gonzalez, Jovic e Kouame nel lavoro di pressione.

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Cataldi non riusciva a ragionare, Milinkovic e Luis Alberto non avevano tempo e spazio per inventare, il tridente non veniva mai innescato in velocità. Solo raramente, con uscite rapide e ben eseguite, venivano create le premesse per cercare gli uno contro uno sugli esterni e comunque la difesa viola era preparata ad affrontare queste situazioni.

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Così scrive La Gazzetta dello Sport. I GOL FACILI. La Lazio faticava ad alzare il ritmo soprattutto nei primi due o tre passaggi e così la manovra ne risentiva. Il problema della Fiorentina arrivava al momento di concludere, come al solito: Barak e Gonzalez, per esempio, sono andati al tiro dal limite dopo una riconquista alta, ma le conclusioni sono finite sul fondo.

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All’inizio della ripresa, però, una bella azione di Bonaventura ha consentito a Gonzalez di accentrarsi e trovare l’angolo con uno splendido sinistro dal limite. Nel finale prima Ikonè si è addormentato davanti a Provedel consentendo un fondamentale recupero a Zaccagni e poi Milenkovic ha alzato troppo la mira prendendo la traversa da due metri sugli sviluppi di un angolo deviato di testa da Barak.

Questo è il problema principale della Fiorentina: non segnare i gol semplici. Anche ieri la rete è stata una prodezza di Gonzalez, ma per vincere le partite bisogna trasformare le occasioni più facili.


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