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CorSport - Muro Napoli quasi insuperabile. Conte punta tanto sulla difesa

Non solo la qualità in avanti, per la Fiorentina alla ripresa ci sarà da provare a superare Meret: dati azzurri migliori dello scorso anno

Un muro che scoraggia, scomodo anche solo nella semplice idea di provare a superarlo. Parlano i numeri che esaltano il Napoli e la sua difesa, segreto dell'ultimo scudetto, mantra di Conte allenatore, viatico per sognare in grande.

Una costante per l'allenatore del Napoli che ne aveva fatto riferimento anche un anno fa, nel giorno della presentazione, parlando di obiettivi e ambiziosi: prima non prenderle. Era stato così alla sua Juve dei record e poi anche altrove. Si è ripetuto a Napoli: 27 gol subiti.

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Miglior difesa in Serie A e in Europa. Quest'anno, pur con gli stessi interpreti - aspettando i nuovi -, le statistiche sono ancora più rassicuranti, scrive Il Corriere dello Sport. PROVACI. Due partite, zero gol subiti e non solo: pochissimi tiri concessi e quei pochi anche dal basso indice di pericolosità.

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C'è un dato che lo evidenzia: xG/tiro, ovvero la probabilità che quella determinata conclusione possa essere pericolosa e dunque convertita in gol. Lo scorso anno, dopo 38 giornate, questo valore era pari a 0,08. Ora, dopo due partite, è addirittura sceso: 0,05.

Vale a dire che, in media, ogni tiro subito nei primi centottanta minuti (17 in totale) aveva il 5% di possibilità di diventare rete. Nessun tentativo ravvicinato, nessuna azione clamorosa, solo tentativi dalla distanza, da posizione defilata, innocui.

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Ancora più basso l'xG per partita, 0,46 contro lo 0,81 della scorsa stagione. xG sta a indicare la metrica statistica che misura la probabilità che un tiro in porta possa trasformarsi in gol. Più è bassa, più le azioni non sono state degne di nota e dunque non hanno rappresentato una vera e propria minaccia.

COESIONE. Conte ha modellato il Napoli a sua immagine e somiglianza. Una squadra forte di testa, nel pensiero e nel modo di stare in campo. Gli attaccanti sono i primi difensori, Politano fa un lavoro prezioso a destra, Lobotka play è anche un generoso mediano che sostiene i centrali, i terzini dentro al campo aiutano la squadra in costruzione ma sono sempre attenti in marcatura.

Da Meret, il portiere dei due scudetti a cui quest'anno si è aggiunto Milinkovic-Savic, fino a Olivera, soldatino prezioso a cui Conte si affida nelle partite più antipatiche, passando per i centrali, Rrahmani ormai leader, Buongiorno acquisto prezioso, Juan Jesus alternativa sempre utile.

Quest'anno dal mercato è arrivato anche Beukema, trenta milioni dal Bologna, e il giovane Marianucci dall'Empoli, ora in Under 21, che crescerà con calma all'ombra dei grandi. E poi Di Lorenzo, Spinazzola, presto anche Gutierrez, la fisicità di Anguissa che resta un fattore, la generosità delle punte.


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