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CorSport: capolavoro viola, nonostante gennaio. Ora tocca a Commisso

Impresa di Italiano, ha riportato entusiasmo a Firenze. Ora questo clima va coltivato con una squadra ambiziosa. Per sognare un trofeo e la Champions

Firenze torna in Europa dopo sei anni e celebra il rientro nella Coppe in una delle notti più emozionanti degli ultimi tempi, battendo la Juve. Anzi, la Juve di Vlahovic, entrato nel finale giusto per prendersi i fischi e le pernacchie del popolo viola.

La Fiorentina è entrata in Conference, anticipando l’Atalanta, nonostante abbia giocato senza il serbo da gennaio in poi. Un capolavoro multiplo, se riletto a qualche mese di distanza da quel doloroso addio: cassa piena di soldi, anche se molti sono stati sprecati per Piatek e, soprattutto, per Cabral, e qualificazione europea messa al sicuro quando sembrava ormai svanita.

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Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

ORA TOCCA A COMMISSO. L’altalena viola è stata costante, eppure Italiano non si è mai perso d’animo: è arrivato per cambiare tutto e ci è riuscito giocando un calcio molto spregiudicato, a volte fin troppo, e se la gente ha riempito di nuovo lo stadio, come ieri sera, vuol dire che ha centrato il bersaglio.

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Ora tocca a Commisso e ai suoi collaboratori: se riusciranno a investire bene i soldi di Vlahovic, potranno anche aumentare le ambizioni della Fiorentina, che nel suo tecnico ha trovato un’icona in cui specchiarsi. Non era semplice, per Italiano, imporsi in una piazza così ambiziosa, anche se aveva appena salvato lo Spezia puntando proprio sul gioco, sull’intensità e a volte su una imprevedibile follia riproposta a Firenze, dove è finalmente riemerso l’entusiasmo del passato.

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Bisogna coltivarlo, accompagnando la gente verso un sogno: lottare per un trofeo e, un giorno non troppo lontano, riaffacciarsi anche in Champions.


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