Corsi: "Rocchi mi ha detto che sul gol sbaglia il Var. Sul giallo l'arbitro non ascolta il quarto uomo"

Il patron dell'Empoli Corsi torna sugli episodi di domenica: "Rocchi mi ha detto che sul gol annullato sbaglia il Var, mentre sul primo giallo di Luperto l'arbitro non ascolta il quarto uomo"

Torna così su quanto accaduto domenica al Franchi tra Fiorentina ed Empoli il patron degli azzurri Fabrizio Corsi al Corriere Fiorentino: “Non riesco ad accettare che l’arbitro abbia fischiato la fine della partita con 5 secondi di anticipo, con Bajrami in area di rigore.

Sono nel calcio da 40 anni e queste cose mi mettono in moto un meccanismo che mi leva le forze. Inutile dire che su tutti i campi non si fischia mai 5 secondi prima della fine, semmai 5 secondi dopo, quando la difesa recupera o la palla finisce fuori.

Poi non sarebbe successo niente lo stesso, ma non lo accetto. Però, ripeto, adesso pensiamo allo Spezia. Se la Fiorentina ha vinto è anche perché ha un allenatore bravo che ha capito come impostare la gara contro di noi ed è anche vero che noi nel girone di ritorno abbiamo qualcosa che non gira comedovuto”.

ROCCHI. “Sono andato da Rocchi non per discuterci, ma per parlarci. Gli ho fatto notare che il quarto uomo aveva comunicato all’arbitro dell’errore commesso sul primo fallo, sul quale è stato ammonito Luperto, mentre il fallo era di Cabral.

E gli ho chiesto se, di fronte a un fallo invertito, non possa prevalere la giustizia sportiva. Il 50% degli arbitri, non l’ammonisce Luperto una seconda volta. Non è una questione di compensazione, ma di non indirizzare una partita su un errore.

Poi, rivedendo le immagini del fallo, bisogna anche dire che Nico Gonzalez si è esibito in un carpiato degno di Dybala o Sivori”. RISPOSTA. “Rocchi mi ha risposto dicendo che l’errore principale sul gol annullato è stato di Maresca, il quarto uomo, perché è stato lui a far chiamare il Var.

E poi, sulla prima ammonizione di Luperto, l’errore è stato non ascoltare il quarto uomo che aveva segnalato che il fallo era da invertire”.