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CorSera: Viola coraggiosa ma poco concreta senza Vlahovic. Può inseguire l'Europa

L'Inter si è persa, altro passo falso nella rincorsa scudetto. La Fiorentina fa una buona gara ma spreca tanto. Come Ikonè nel finale

Un altro passo falso, un pareggio sconfortante. Che fine ha fatto l’Inter che prima del derby sembrava inarrestabile? Ora è imprecisa e molliccia, in affanno fisico e psicologico. I numeri certificano la crisi, sette punti nelle ultime sette partite con una sola vittoria.

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Neppure dentro il fortino di San Siro, dove ha raccolto 33 punti come nessun’altra in serie A, la vecchia regina riesce a scrollarsi la polvere di dosso. Il pari è un altro schiaffo sulle ambizioni nerazzurre. Così scrive il Corriere della Serasull'Inter.

VIOLA CORAGGIOSA MA POCO CONCRETA. Non è tanto la classifica a preoccupare, quanto l’involuzione tecnica di una squadra che pareva invincibile e adesso sembra un gigante con i piedi d’argilla. Il tiro di Sanchez, un minuto prima del novantesimo, viene deviato dall’ex Biraghi.

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L’ultima occasione è della Fiorentina, ma Ikoné, in contropiede, si fa stregare da Handanovic. La squadra di Italiano, coraggiosa e orgogliosa, gioca una buona partita anche se, senza Vlahovic, ha perso concretezza. I viola, in giallo per l’occasione, arrivano bene sino all’area avversaria, poi si smarriscono: Piatek viene cancellato da Skriniar, Gonzalez e Saponara non vedono la porta.

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L’argentino però firma l’assist a inizio ripresa per Torreira, diventato uno specialista dell’imbucata, quarto gol in campionato, secondo consecutivo dopo quello con il Bologna. Il vantaggio scuote l’Inter anziché deprimerla.

E nel giro di 5 minuti arriva il pareggio firmato dal colpo di testa di Dumfries sul cross da sinistra di Perisic. EUROPA. All’inizio c’è solo la Fiorentina, che fa girare bene la palla ma non graffia. I viola scaldano Handanovic con i tiri di Gonzalez e Saponara e sprecano due ripartenze in superiorità numerica.

L’Inter per mezz’ora è incapace di prendere il controllo della partita e solo negli ultimi 15 minuti prima dell’intervallo diventa pericolosa: Terracciano in uscita nega il gol a Dzeko (replicherà a inizio ripresa su Vidal). Quello di Lautaro, invece, è cancellato dall’assistente per fuorigioco dello stesso argentino.

Nel secondo tempo, dopo il botta e risposta, è lecito attendersi la sgasata dell’Inter, che invece non approfitta del momento di sbandamento degli avversari. L’1-1 resta inchiodato. Alla fine i campioni d’Italia se ne vanno tra i fischi dei tifosi.

La Fiorentina può continuare a inseguire l’Europa.


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