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Confermarsi e migliorarsi: davanti, ma anche e soprattutto dietro. Col rebus legato a Milenkovic

Confermarsi e migliorarsi. L'obiettivo della Fiorentina è chiaro. Per farlo servirà una crescita davanti, ma anche e soprattutto dietro. Col rebus legato a Milenkovic

Migliorarsi, vincere qualche partita in più, perderne qualcuna di meno, segnare qualche gol in più e subirne qualcuno di meno. Il mantra lanciato da Vincenzo Italiano nelle sue prime dichiarazioni del 2022-23 è chiaro. Farequalche punto in più rispetto all’anno scorso, logicamente, potrà passare solo e soltanto da un miglioramento in tutti i dati messi a referto la passata stagione.

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DAVANTI. Se dalla partenza diVlahovic in poi la media punti non è granché cambiata per la Fiorentina, è invece un dato di fatto che la fase offensiva abbia fatto più fatica a concretizzare e talvolta anche a creare. Da qui l’innesto di Jovic, con la ricerca di una mezz’ala che possa dare un contributo importante alla voce gol e un continuo e insistente lavoro sugli esterni offensivi.

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DIETRO. Per provare a fare un ulteriore salto, puntando all’Europa League con vista 4° posto, tuttavia, non basterebbe ‘solo’ un miglioramento solo della fase offensiva. Dati alla mano, infatti, la Fiorentina arrivata settima ha segnato gli stessi gol della Roma sesta, 2 in più della Juventus quarta, 10 in meno del Milan Campione d’Italia, ma ha incassato 8 reti in più dei giallorossi e quasi 20 in più di chi è arrivato in Champions (14 in più della Juve, 20 in più di Milan e Napoli e 19 in più dell’Inter).

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Il tutto risultando la squadra che ha concesso meno tiri di tutti in Serie A di media. Se davvero la Fiorentina vorrà puntare a confermarsi e migliorarsi in classifica, insomma, dovrà fare uno step in avanti sia davanti che dietro.

REBUS. Se Igor non sembra in partenza, nonostante inizino ad arrivare offerte concrete, il nodo è tutto legato a Nikola Milenkovic. Resta oppure parte? Dal canto suo la Fiorentina sta facendo di tutto per trattenerlo, sia a parole (di elogio da parte di Pradè, Barone e Italiano) che nei fatti (se restasse gli sarà rinnovato il contratto a oltre 2,5 milioni netti).

Il problema, tuttavia, è legato alla tempistica. In ritiro, cosa nuova rispetto al passato, la squadra mercato viola ha fatto di tutto per dare al tecnico una rosa che fosse per larga parte già pronta (solo la burocrazia ha impedito un arrivo anteriore di Dodô), ma ancora non vi è la certezza su chi sarà la coppia titolare della difesa della Fiorentina ai nastri di partenza della nuova stagione.

E il tempo inizia a stringere: il 14 d’agosto ci sarà la prima di campionato con la Cremonese, e 4 giorni dopo la prima del preliminare di Conference League. Nel caso in cui il serbo partisse, almeno è ciò che filtra dalla Fiorentina, il sostituto pare essere già stato individuato, ma…Italiano non potrà lavorarci finché il domino non sarà completato.

INSERIMENTO. Se Jovic, Mandragora, Gollini e adesso anche Dodô avranno alle spalle un mese di lavoro col nuovo tecnico, con la nuova realtà e coi nuovi compagni, altrettanto non si potrà dire per chi andrà a prendere il posto del serbo, nel reparto in cui, come detto, dovranno essere perfezionati importanti progressi per confermare e migliorare quanto fatto l’anno scorso.

Anche e soprattutto alla luce di tutto ciò, forse, l’opzione migliore sarebbe quella di una permanenza di Milenkovicche, tuttavia, non dipende solo e soltanto dalla Fiorentina.


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