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Commisso alimenta i sogni della Fiorentina. Tutti remano dalla stessa parte, in attesa di un mese spartiacque

Le parole del presidente dicono che la proprietà non perderà l'occasione di aiutare una Fiorentina che sta volando. Palladino, occhio al Como

La sosta per le nazionali sembra non finire mai. Se la prima delle tre pause autunnali era vista come un toccasana, con la Fiorentina in difficoltà e piena di nuovi giocatori da inserire, e la seconda era ancora tollerabile, sebbene si fosse chiusa con la grande vittoria contro il Milan, in questa occasione i tifosi viola fremono più che mai per rivedere sul campo la squadra di Palladino.

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Il vantaggio di questo periodo di break è stato godersi due settimane di classifica da capogiro. Fa ancora impressione guardarla, in effetti. Peccato solo per la folta concorrenza che accompagna i viola in vetta. Chissà in quanti a Firenze avranno pensato: ‘Per una volta che siamo così in alto, possibile essere in così tanti?’.

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La solita fortuna che accompagna questa squadra. E poco o niente importa dello spettacolo, dell’appeal del campionato italiano, quando di mezzo ci sono le sorti della Fiorentina. 9 PARTITE IN UN MESE. E allora, ancora una volta, Kean e compagni le fortune se le dovranno andare a trovare sul campo.

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Sgomitando con le altre per cercare di prevalere in una classifica ipercorta. All’orizzonte c’è un altro terribile ciclo di partite: dal 24 novembre (Como-Fiorentina) al 23 dicembre (Fiorentina-Udinese) i viola giocheranno ininterrottamente ogni tre giorni, tra campionato, Conference League e l’esordio in Coppa Italia.

9 partite in 29 giorni. Ma non finisce qui, perché è vero che durante le vacanze natalizie si torna a preparare un match a settimana, ma la Fiorentina dovrà vedersela con la Juventus in trasferta il 29 dicembre e contro il Napoli al Franchi il 4 gennaio, partita che chiuderà il girone di andata.

Poco più di un mese decisivo per le zone alte della classifica. Un periodo nel quale, per forza di cose, le posizioni si sgraneranno e riusciremo a capire meglio i valori effettivi delle squadre che stanno lottando per il vertice.

A noi interessa sapere dove può arrivare questa Fiorentina sorprendente. Che ha subito una ghiotta occasione per rimanere nelle zone altissime della Serie A, proseguire la striscia di vittorie in campionato e lanciarsi al meglio per la supersfida con l’Inter di domenica 1 dicembre.

AVVERSARIO SCOMODO. La partita col Como è ovviamente alla portata della squadra di Palladino, ma quando si arriva da un filotto di 6 vittorie consecutive l’attenzione va tenuta sempre al massimo, perché gli scivoloni sono dietro l’angolo.

Inoltre, la sfida del Sinigaglia arriva dopo la sosta per le nazionali e sappiamo che questo genere di partite possono sempre presentare ulteriori insidie. Certo, la Fiorentina nelle scorse settimane ha dimostrato di sapersela cavare benissimo nelle celeberrime “partite trappola” (vedasi Lecce, Genoa e Verona); resta il fatto che Palladino dovrà essere bravo a mantenere alta la concentrazione del gruppo.

Di fronte una squadra neopromossa ma con una proprietà ricchissima alle spalle, che ha in rosa tanto talento – su tutti la stellina Nico Paz – e là davanti una coppia di ex viola col dente avvelenato come Belotti e soprattutto Cutrone, allenata da un tecnico emergente con idee moderne come Fabregas.

Insomma, se non si fosse capito la partita è da prendere molto sul serio, perché l’avversario non regalerà niente. ROCCO NON SI TIRA INDIETRO. Questa Fiorentina vuole continuare a sognare. E con lei anche il suo presidente. Sarà perché la squadra vola, sarà perché le tensioni con stampa, politica e altre società sembrano essere state acquietate, ma dopo un periodo in cui si percepiva un certo distacco, Commisso con le sue dichiarazioni di ieri ha voluto dimostrare di essere coinvolto a pieno nel mondo Fiorentina.

Sia per quanto riguarda le infrastrutture, con il dialogo con Funaro che prosegue per cercare un accordo che consenta alla Fiorentina di investire nel restyling del Franchi, sia dal punto di vista sportivo. Al termine del tour de force sopra citato, infatti, arriverà il mercato di riparazione.

Ci si augura che la Fiorentina sia ancora lassù, in lotta per le posizioni che contano. E Commisso ha parlato chiaro: “Se l’operazione è buona, sono pronto a intervenire. Se dobbiamo fare uno sforzo lo faremo”. Parole incoraggianti, che certificano appunto un impegno concreto: la proprietà non perderà l'occasione di aiutare una squadra che sta volando.

Parole alle quali però dovranno far seguito i fatti, perché il mercato di gennaio dell’anno scorso, con la Fiorentina in lotta per le posizioni Champions e in gravissima emergenza sugli esterni, è una ferita ancora aperta nei ricordi dei tifosi viola, ma non solo.

Fu una ferita per lo stesso Commisso, che arrivò a chiedere scusa per quella sessione di mercato, cosa che non succede molto spesso. Siamo certi che quest’anno le cose andranno diversamente. Inoltre, visto che la società si è mossa molto bene in estate, ci si augura che alla Fiorentina non serva tanto, ma i giusti ritocchi.

Un vice Kean, magari qualcosa sugli esterni, sostituti a calciatori in partenza, più eventuali occasioni difficili ma non impossibili da cogliere a gennaio. La Fiorentina ha fatto un’impresa, issandosi ai vertici della classifica di Serie A.

Ora deve farne un’altra, forse ancora più grande, per rimanerci. Tutte le parti ne sono consapevoli, tutte sembrano intenzionate a fare il possibile perché questo accada.


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