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Cobolli: “Quando Bove si è sentito male ho avuto un crollo, volevo correre a Firenze”

Il tennista Flavio Cobolli ricorda il malore dell’amico Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter: “Mi sono congelato, ho capito subito che era qualcosa di grave”

Il tennista Flavio Cobolli è stato intervistato insieme a Edoardo Bove, di cui è grande amico, a GQ Italia ed è tornato sull'episodio del malore dello scorso dicembre in Fiorentina-Inter: “Non l’ho mai raccontato neanche a Edoardo, credo. Io quel 1° dicembre mi trovavo al mio circolo ai Parioli, che è la mia seconda casa. Per me è usuale guardare le sue partite. Quando giocava nella Roma ovviamente era facile, ma anche quando è andato alla Fiorentina lo guardavo sempre. Anche quando la Fiorentina giocava durante lo stesso orario della Roma, buttavo un occhio, anche perché la Roma l’anno scorso ha iniziato molto male e la Fiorentina molto bene e io ero felice lo stesso, perché ero felice per lui". 

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"Quel giorno stavo giocando a biliardo al mio circolo durante Fiorentina-Inter - prosegue il tennista - ed ero distratto, di spalle, stavo facendo un tiro. Qualcuno ha urlato nella sala e io mi sono congelato, anche se non avevo visto niente ho sentito subito che fosse successo qualcosa di brutto e poi quando ho capito che riguardava lui, ho avuto un piccolo crollo, le persone che erano lì mi hanno aiutato molto. Poi quando mi sono ripreso ho cercato in qualsiasi modo di arrivare lì a Firenze, ma mi hanno fermato. Poi ho sentito Gianluca Mancini, che è il primo che mi ha scritto e con cui ero in contatto per gli aggiornamenti finché poi finalmente non ho sentito direttamente lui, ma solo il giorno dopo perché ovviamente non poteva rispondere ai miei messaggi”.

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