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Centravanti e duelli aerei: Nzola ne vince solo il 41%, Beltran il 20,5%. Serve migliorare

Beltran e Nzola fanno fatica sui duelli aerei. Entrambi perdono troppi palloni. Ma l'argentino è in crescita

Se Lucas Beltran è reduce da due gol vittoria, Nzola è fermo al gol messo a segno col Parma in Coppa Italia. I due attaccanti centrali della Fiorentina hanno anche giocato parti delle ultime tre gare assieme, come nella ripresa col Ferencvaros e nel primo tempo contro il Verona.

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Se l’argentino ha evidenziato progressi, l’angolano è rimasto più o meno lo stesso, tanto che le gerarchie su chi sia l’attaccante titolare di Vincenzo Italiano si sono ribaltate in favore dell’ex River. DUELLI AEREI. Che Beltran e Nzola avessero caratteristiche diverse lo si sapeva.

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Col passare delle settimane lo si è capito ancor di più. Nella costruzione di questa Fiorentina c’era l’idea di poter giocare con un calciatore forte fisicamente, in grado di reggere i duelli aerei e fare reparto da solo da alternare ad un giocatore più tecnico, rapido e anche di manovra.

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Spesso e volentieri, non per caso, quando Beltran ha dovuto fare il centravanti classico ha fatto fatica, rimbalzando tra difensori avversari più fisici che lo hanno annientato (Inter-Fiorentina o Fiorentina-Juventus, giusto per fare degli esempi).

Ma se questo era da mettere in conto, ciò che non ci si attendeva era che Nzola facesse così tanta fatica nel difendere il pallone e sui duelli aerei. Quest’anno, nelle prime 17 giornate di Serie A, Nzola viaggia col 41% di duelli aerei vinti.

Beltran fa molto peggio, col 20.5%, esattamente la metà. Se si guarda al recente passato di Nzola, i dati sui duelli aerei sono simili, se non addirittura peggiori. L’anno scorso, ad esempio, chiuse la stagione allo Spezia col 34,5%, due anni fa col 36,4% e tre anni fa, con Italiano in panchina, chiuse col 32,3%.

PALLE PERSE. Entrambi, insomma, non sembrano avere nel dna il gioco aereo nella difesa del pallone, per quanto alla voce palloni persi non stiano certamente brillando: Nzola è ottavo assoluto per palloni persi in Serie A, Beltran è nella top 30 (con 200 minuti giocati in meno rispetto all’angolano).

Su entrambi gli aspetti, insomma, si può migliorare. O meglio, si deve migliorare. Soprattutto quando si insegue il cinismo necessario per stare nelle zone altissime della classifica.


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