Cecchi Gori: "Difficile andare in Europa. Faticoso ma saprei ancora fare il presidente"

L'ex presidente della Fiorentina in questi giorni a Firenze: ha parlato anche della gara di oggi

Vittorio Cecchi Gori il 27 aprile compirà 80 anni e in attesa di spegnere le candeline, si è regalato qualche giorno nella sua città. «Oggi pranzo con gli amici», ha scritto (ieri) lo stesso Antognoni su Instagram, che della Fiorentina di Cecchi Gori fu direttore generale.

Scrive il Corriere Fiorentino. Oggi è in programma il bis, sempre a tavola e sempre con Antognoni, magari godendosi il caffè davanti alla tv, tifando viola: «La vedo male col mio amico Aurelio (De Laurentiis, ndr ) — scherza Cecchi Gori — E penso sia difficile anche andare in Europa.

Lo sarebbe stato anche con Vlahovic, che è bravo ma non è uno che fa la differenza. Della Fiorentina mi piace Torreira, dicono anche che l’allenatore sia bravo ma bisogna conoscerlo personalmente per giudicarlo. Il nostro livello era più alto, avevamo Toldo, Rui Costa, Batistuta...

». Da tempo, Cecchi Gori, pensava di tornare. Il Covid e i guai di salute però gli hanno sempre fatto rinviare il viaggio: «La nostalgia dei tempi andati c’è, qualche cosa si rimpiange sempre. Ma oggi diventerebbe faticoso fare il presidente, anche se lo saprei fare ancora.

Magari da seduto, ma lo saprei fare. Oggi i presidenti sono quasi tutti stranieri, manca il cuore, mancano i Sensi, i primi Agnelli. L’importante comunque è che facciano le cose per bene. Come si rilancia il calcio italiano? E che vuoi rilanciare, la Nazionale gioca con gli attaccanti del Sassuolo che ha meno punti della Fiorentina...

».