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CdS-Stadio – Pioli torna alla ‘vecchia’ Fiorentina. E' vitale battere il Lecce

Il tecnico viola Stefano Pioli deve assolutamente vincere contro il Lecce domenica. Gara vitale per la Fiorentina

Stefano Pioli se la gioca con la "sua" formazione, la formazione per così dire titolare, a cui cambio più cambio meno aveva affidato il compito di dare una svolta al campionato nell'ultimo mese. A San Siro mercoledì aveva provato a invertire tendenza e percorso con una squadra differente, soprattutto concettualmente, ben oltre le quattro novità rispetto al Bologna (Comuzzo per Pongracic e Viti per Ranieri in difesa, Sohm per Nicolussi Caviglia e Ndour per Fagioli a centrocampo), ma nulla ha prodotto di quanto sperato e allora Pioli ripropone la “vecchia” Fiorentina, scrive il Corriere Dello Sport Stadio.

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Contro il Lecce, dunque, è previsto il rientro di Pongracic a protezione di De Gea, e ad uscire sarà Comuzzo, e di Ranieri che prenderà il posto di Viti già fuori di suo per l’espulsione rimediata contro l’Inter e la conseguente giornata di squalifica.

Per imporsi sul Lecce, Pioli recupera un po’ di qualità a centrocampo puntando di nuovo sul doppio regista, cioè Nicolussi Caviglia e Fagioli, contando però sul fatto che i due non siano quelli visti, ad esempio, contro il Bologna: motivo per cui il dubbio se l’è portato dietro anche oggi all’ultimo allenamento, tenendo “caldi” sia Ndour che Fazzini.

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Per le fasce, Dodo a destra e Fortini favorito su Parisi per sostituire Gosens non al meglio. GUD O DZEKO. Dove la Fiorentina due attaccanti “puri” adesso non se li può permettere per stessa ammissione dell’allenatore parmigiano e quindi la formula giusta è rappresentata da Kean più uno «vicino e non sulla stessa linea a Moise», per dirla proprio con le parole dell’allenatore parmigiano.

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E uno con quelle caratteristiche precise è Albert Gudmundsson, che difatti c’era al Meazza e c’era domenica scorsa nella partita con i rossoblù di Italiano e autore del primo rigore per l’1-2: è (sarebbe) difficile non immaginarlo domani lì al fianco del centravanti classe 2000, perché è questa la coppia che assicura più incisività in zona-gol (3 reti e 2 assist l’islandese, 2 reti e 1 assist l’ex Juventus) in una partita decisiva per un insieme di fattori, ma a proposito di dubbi Pioli le riprove le vuole giustamente fare tutte fino all’ultimo prima di eliminarli.

E così si tiene apertal’ipotesi Dzeko, che da centravanti è capace di fare il “falso” trequartista giocando vicino a Kean per attitudini tecniche ed evoluzione tattica con il trascorrere delle stagioni.


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