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Castrovilli, la Viola ripresa di corsa. Ora la prova del 10 al Maradona

E' tornato un titolare, tra qualità, corsa e sostanza. Ha superato i problemi e trovato continuità: domani nello stadio del 10 per eccellenza

È nota la predisposizione di Italiano ad alternare i propri calciatori dentro la formazione di volta in volta e se Gaetano Castrovilli ha giocato dall’inizio le ultime nove partite degli ultimi due mesi esatti, significa una cosa soltanto: che il talento pugliese è un titolare di questa Fiorentina (e non è risultato di poco conto), ma che soprattutto si è ripreso il palcoscenico (cioè il campo) da protagonista.

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Non era così scontato, scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

QUALITA' E CORSA. Finalmente Castrovilli si è messo problemi e freni alle spalle ed è tornato a far vedere la qualità del suo calcio. Scintillante e concreto insieme (come la palla per Gonzalez a San Siro, sul gol di Torreira), frutto di fantasia, piedi buoni e visione, ma prima gli mancavano spesso corsa e dinamismo (altre caratteristiche innate) per esprimerlo.

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Prima, appunto. Per dire: è sua la performance atletica del mese di marzo con 11,1 km percorsi a partita, 10,7 km/h di velocità media in corsa e 32,8 km/h di velocità massima raggiunta nei 369 minuti disputati. Risolti i guai fisici tra infortuni e contrattempi assortiti e libero di testa, il numero 10 adesso è tornato a sfoderare pezzi d’autore del repertorio, aggiungendoci concretezza e sostanza: che fanno di un buon centrocampista un centrocampista completo.

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A CASA DEL MITO. Di esame in esame, eccone un altro alle porte: quello del Maradona contro il Napoli di Spalletti. Per chi ha il 10 sulla maglia, giocare nello stadio che era la casa di chi è stato il numero 10 per eccellenza, è sempre un motivo di orgoglio, ma anche una responsabilità bella grossa.

Oneri e onori che Castrovilli si prende volentieri.


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