×

Carli (Eutropia) a VI.IT: "Il nostro Franchi un monumento dedicato ai fiorentini. Alla Commissione è mancato coraggio"

Il progetto del Nuovo Franchi più apprezzato dai lettori di LaViola.it è stato il cosiddetto progetto "Celle". Ai nostri microfoni è intervenuto il coordinatore del progetto

Una settimana fa esatta è stato comunicato il progetto vincitore per il restyling dello stadio di Firenze, opera di Nervi. Progetto a firma dello studio Arup che certamente non ha convinto tutti. Così su LaViola.it abbiamo chiesto ai nostri lettori di indicare il proprio progetto preferito e a vincere con oltre il 40% dei voti è stato quello a firma degli studi Ipostudio ed Eutropia.

sponsored

A LaViola.it anche per commentare questo risultato ha parlato Jacopo Carli, architetto di Eutropia e coordinatore del progetto assieme a Carlo Terpolilli di Ipostudio. I lettori di LaViola.it hanno scelto proprio il vostro come progetto migliore per il nuovo Franchi…Ci fa molto piacere perché siamo l’unico studio fiorentino ad essere arrivati sul podio.

sponsored

Conoscevamo bene il contesto e il nostro stadio era dedicato a Firenze e ai suoi abitanti. Il fatto che i cittadini lo abbiano capito è motivo di grande orgoglio. Il nostro è un progetto che fa sognare. In passato ci sono stati degli eccessi con edifici che hanno voluto cambiare per forza lo skyline della città.

sponsored

In questo caso si tratta di uno stadio e sarebbe servito più coraggio per scrivere un nuovo piccolo capitolo della storia di questa città. Forse non siamo riusciti a convincere proprio tutti. Probabilmente la città non era pronta a fare architettura.

Non credo che quello vincitore sarà un progetto in cui la gente si riconoscerà". Di fianco il render dello stadio firmato da Gabriel Batistuta. Il vostro Franchi è certamente molto più alto del progetto vincitore. Perché avete optato per questa scelta?

"Nel nostro progetto si arriva ad un'altezza massima di circa ai 39 metri mentre la torre scenica del Maggio Musicale è 36 metri e nessuno ha avuto da ridire. L’altezza nasce da motivi tecnici perché è una forma che nasce da una formula.

E’ una forma necessaria per ottenere la capienza richiesta. Si parla di 40 mila posti netti più altri 3 mila che possiamo chiamare "tecnici". Come sia possibile che uno stadio più piccolo possa mantenere quella capienza va chiesto ai vincitori.

Non c’era un paletto sulle altezze ma solo di rispettare Nervi e secondo me quello vincitore non lo fa perché copre l'opera originale. Il nostro alto quasi 40 metri avrebbe avuto tutti i posti richiesti. Il progetto vincitore riutilizza la Maratona che ha una gradinata da 70 cm che è a norma in Italia ma non segue gli standard Uefa previsti dal bando.

Nel nostro rimane solo la Tribuna d’onore visto che è un monumento e volevamo che rimanesse così". L'altezza dello stadio non era tra i parametri richiesti, mentre comfort e visibilità sì... "Il bando era fatto molto bene ed è stato fatto un grande concorso.

Ci sono dei criteri di valutazione molto precisi e si chiedeva un numero di posti, il comfort e la visibilità che erano tra i primissimi parametri. Stare più scomodi e vedere meno perché siamo dentro Nervi erano argomenti sbagliati.

Secondo me una volta selezionato il progetto migliore ci si mette al tavolo con le parti in causa e si decide se 43 mila posti sono troppi o no. Il progetto vincitore sembra utilizzare standard completamente diversi dagli altri.

Non so come possa essere possibile. E' evidente che uno stadio alto come quello vecchio in cui le curve vengono ravvicinate non può avere la stessa capienza. Forse c’è stato un ripensamento sulla capienza, ma credo che la visibilità non sarà all'altezza di un lavoro di restauro così importante.

Come si evince dagli elaborati in mostra, sono stati conteggiati dei posti con una visibilità francamente inadeguata. Penso che la visibilità non ci sia. Ci sono posti in cui non si vede assolutamente niente". Ma nel concorso lo Stadio era solo una parte del progetto.

Come avete rivisto il quartiere di Campo di Marte? "Molto del lavoro nostro è stato fatto anche sul masterplan e sulla città. Lo stadio dev’essere il volano per la rigenerazione di Campo di Marte. Sia durante la presentazione che dopo cattura l’occhio lo stadio ma a parità di design è altrettanto importante ciò che c’è intorno.

Siamo in un quartiere urbano in cui bisogna stare molto attenti nell’inserire sia uno stadio nuovo che le altre funzioni. Per ripensare il quartiere abbiamo coinvolto le associazioni sportive presenti, poi abbiamo coinvolto una società di analisti economici che ci ha aiutato a prevedere le nuove funzioni nel quartiere.

Siamo stati gli unici a progettare sia Campo di Marte nord che Campo di Marte sud. Per noi è follia separare le due aree. Abbiamo fatto un progetto inclusivo per la Costoli e il Mandela Forum. Abbiamo avuto questa attenzione per creare sinergia con il quartiere.

E’ un progetto internazionale che nasce a Firenze e per la città. Abbiamo cercato di regalare a Firenze un nuovo monumento che non fosse un museo ma che fosse dedicato ai fiorentini e all’anima di questa città". Cosa pensa del fatto che il vostro progetto potesse essere troppo impattante per lo skyline di Firenze?

"Attualmente le torri faro dello stadio sono alte più di 56 metri. L’hotel Hilton all’Isolotto è alto oltre 50 metri. Eppure sono lì, nessuno ha detto niente. Il processo è alle intenzioni di trasformare un’esigenza in forma. Dà noia la volontà dell’architettura contemporanea di dire la sua oggi.

Non viene accettato il fatto che un architetto di oggi di fronte alla necessità di andare in altezza gli dia una forma che vada oltre alla sua contingenza funzionale. Ci tengo molto però a ribadire con forza che un concorso di questo livello è di per sé un successo a Firenze.

E che per cambiare questa mentalità non possiamo fare altro che moltiplicare le occasioni di progetto e di confronto. Al netto della delusione personale, non deve essere considerato un fallimento ma un incentivo a fare più concorsi.

Solo così potremo tornare a fare grande architettura in questa città! ". [foogallery id="470481"]


Lascia un commento