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Campagna: «I tifosi della Juve sentono di più la partita con la Fiorentina che il derby col Torino»

Il ct della nazionale di pallanuoto, noto tifoso bianconero: «Fagioli lo avrei tenuto volentieri, credo sia stato ceduto alla Fiorentina per problemi di bilancio»

Sandro Campagna, ct della nazionale italiana di pallanuoto e tifoso della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: «La partita con la Fiorentina è sentita anche dalla sponda bianconera. Fiorentina, Napoli, Roma e Inter sono le partite che noi tifosi juventini sentiamo di più, forse anche più del derby col Torino. Resta il fatto che sono due squadre che hanno avuto dei problemi, hanno cambiato entrambe l’allenatore. Per i tecnici è difficile preparare una partita del genere, perché non si sa benissimo come gioca l’altra squadra, immagino ci saranno degli accorgimenti sia da parte di Spalletti che da parte di Vanoli. Già è una partita difficile di suo, per la questione tradizionale e ambientale, in più anche dal punto di vista tecnico-tattico ci si può trovare di fronte a qualche imprevisto».

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CERTE PARTITE NON C’E’ BISOGNO DI PREPARARLE. «Dal punto di vista psicologico, quelle che si sentono di più sono più facili da preparare. Questa è una partita che, da entrambe le parti, si motiva da sola».

SI PARTE SULLO STESSO PIANO. «Probabilmente sì. Penso che Spalletti, nelle prime partite, abbia giocato sulla falsariga di Tudor. Se vuole metterci una tacca del suo, domani farà qualcosa di diverso: ha le caratteristiche tecniche e le conoscenze per farle, però ha bisogno di vedere i giocatori all’opera e non so quanti ne ha avuti a disposizione questa settimana delle nazionali. Penso che sia Spalletti che Vanoli abbiano un problema comune: devono capire il più velocemente possibile chi hanno davanti, per poter creare il vestito perfetto con i giocatori a disposizione».

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FAGIOLI. «La problematica che ha avuto nei giovani può capitare, chiaramente se è uno sportivo fa più clamore. Però mi sembra di capire che l’abbia superata alla grande. Un giovane può sbagliare, ma gli va sempre data la possibilità di rimediare ai propri errori. Lo avrei tenuto volentieri alla Juventus, ma credo che ci fossero problemi di bilancio l’anno scorso e quindi forse la società se n’è dovuta privare a malincuore».

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