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Cabral punta la Lazio. Piatek sarà uno stimolo anche per il brasiliano

L'attaccante brasiliano punta la Lazio: da capire come e quanto lo sfrutterà mister Italiano

Lo sguardo pare persino minaccioso. Come se fosse già in campo. Ma in realtà Arthur Cabral è concentrato sul primo ostacolo da superare: la lingua. Nel giorno della sua presentazione il nuovo attaccante della Fiorentina posa sorridente con la sua maglia numero 9.

Mai così pesante per via di chi l’ha abbandonata per prendere altre strade. Scrive il Corriere Fiorentino. Oggi la Fiorentina riparte anche dalle giocate e dai numeri di un centravanti che avrà sì bisogno di tempo per ambientarsi ma che ha già messo in mostra un repertorio così completo da meritarsi la convocazione nella nazionale verde-oro a 23 anni.

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Accanto a lui il d.s. Daniele Pradè. Che già in tempi non sospetti aveva avviato il corteggiamento con il Basilea. «Mi sono preparato tutta la vita per indossare una maglia così importante. E un numero così pesante», racconta Cabral.

Il traduttore lo aiuta nella comprensione. Ma le idee sono già molto chiare. Che si tratti di fare bene in viola o puntare al mondiale in Qatar con la Seleçao. «La chiamata della Fiorentina è un’occasione importante — prosegue il brasiliano — sono convinto che con questo club potrò raggiungere anche il Mondiale.

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Mi attende una grande sfida. Per ora cerco di capire cosa mi chiede l’allenatore e sto conoscendo i compagni. Ma conto di adattarmi molto presto. Quanto alla lingua capisco l’italiano ma presto saprò anche rispondere liberamente».

Di sicuro la presenza di Piatek sarà uno stimolo a inserirsi il prima possibile negli schemi di Italiano

«Arrivo qui per cercare il mio spazio ma la concorrenza fa sempre bene. So cosa ha fatto Vlahovic e che numeri ha. Però il mio obiettivo adesso è ambientarmi in un calcio diverso da quello svizzero. Poi è chiaro che spero di entrare nella storia della Serie A come altri brasiliani».

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E ancora: «Ho avuto modo di sentire il presidente Commisso e ringrazio anche Kuzmanovic che mi ha paragonato ad Adriano. Sarebbe bello ripetere le sue gesta anche se fin da piccolo mi sono sempre ispirato a Ronaldo. I primi allenamenti sono andati bene.

Con buona intensità. A Basilea mi ero comunque allenato con sedute doppie. Se posso cercherò di dare il mio contributo fin da subito». Titolare o meno Cabral dovrebbe comunque essere tra i convocati per la ripresa del campionato che vedrà la Lazio di scena al Franchi.

Sfida nella quale Italiano si augura di avere Torreira in buone condizioni. Visto che Amrabat è reduce dalla Coppa d’Africa (tornerà oggi a Firenze) e che Pulgar è stato oramai ceduto.


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