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Bucciantini: "Dimissioni di Pradè? Mi turbano le tempistiche. Spero in una reazione di nervi"

Il noto giornalista a Radio Bruno: "C'è bisogno di un messaggio da parte della proprietà. Questa notizia aggiunge solo caos"

Marco Bucciantini è intervenuto al Pentasport per commentare le dimissioni di Daniele Pradè. Queste le sue parole: "L'addio non è sorprendente. Pradè aveva chiuso con la città, la situazione portava verso un avvicendamento. Le tempistiche invece mi hanno più che sorpreso, mi hanno turbato.

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Spero sia stato un calcolo che lui ha fatto per mettere la squadra davanti alle proprie responsabilità, per togliere alibi a tutti e a tutto, perché domani c'è da giocarsi la partita più importante degli ultimi mesi. Vincere o soffrire le pene dell'inferno per altri mesi.

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La vigilia andava vissuta in modo compatto secondo me. La situazione è talmente brutta e imprevista che è impossibile dare la colpa a una sola persona". DEBOLEZZA. "Vedo una debolezza ormai strutturale della società viola, dalla proprietà fino all'ultimo uomo al Viola Park.

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Il problema è strutturale. Se le dimissioni fossero arrivare domani sera, anche dopo una vittoria, avrebbero avuto un altro significato. In questo momento avevamo bisogno di fare il presente, queste era la settimana del presente.

Invece è stato aperto un buco sul futuro". AUTONOMIA. "Aveva una grande autonomia, dalle recenti discussioni con gli allenatori si capiva che avesse agio a vivere in questa posizione centrale. Semmai il problema è stata l'assenza per motivi di salute di Commisso.

Anche per questo mi sorprende la tempistica. Gli era stata confermata la fiducia anche dopo che lo stadio aveva preso una posizione fortissima nei suoi confronti. La frattura era insabile. Tutti ci eravamo sorpresi dai toni della contestazione".

CALCOLO. "Può darsi che abbia calcolato la mossa, per far reagire la squadra di nervi domani. Se questo è stato il calcolo, lo vedremo domani se è riuscito o no". RISTRUTTURAZIONE. "Si sa se si va verso una ristrutturazione della società?

Oggi è arrivato un comunicato in cui noi sappiamo che Pradè sarà sostituito? In questi mesi di contestazione sono arrivati rumors che la società stesse cercando un'altra figura al suo posto. A me non è arrivato niente. Non ne sappiamo nulla.

C'è il bisogno di sentire un messaggio dalla proprietà. La società si è avvitata ed è rimasta in balia della contestazione. Questa notizia aggiunge solo caos". SOSTITUTO. "Magari il nuovo direttore sportivo arriverà dopo la sosta, dopo le partite contro Lecce e Genoa".

TERREMOTO. "Domani per me la partita deve andare in un modo, però è una partita di calcio, non si sa mai. Il Lecce non è proprio una squadra serena, l'ultima partita è finita con un rigore sbagliato. Il problema, ripeto, è che le dimissioni di Pradè non dovevano essere l'argomento della vigilia.

Per me resta un mistero il perché la Fiorentina si ritrovi a vivere un terremoto del genere in un momento così delicato. Sono settimane in cui la squadra ha bisogno della presenza della società. L'ambiente ha bisogno di rilanci".

MUTILATA. "In questo momento la Fiorentina è mutilata: gli manca mezzo stadio, il presidente è dall'altra parte del mondo, non c'è il direttore generale, in campionato ha 4 punti. Adesso se ne va la figura più importante della società.

Io spero che questa vicenda abbia colpito la squadra, che trovino la forza per uscire dai problemi. La Fiorentina in questo momento sta dando un'immagine desolante. Dimettersi ora significa andarsi con una valigia di responsabilità.

Penso che non sia facile andare a lavorare in una situazione del genere, anche per il direttore sportivo che verrà". PIOLI. "Magari è stato scelto di rendere Pioli l'uomo di governo, l'uomo forte. Magari con questa scelta gli si è voluto dare più responsabilità".


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