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Biraghi, Torreira, Bonaventura: Italiano si affida ai leader per lo sprint

Leader nello spogliatoio e in campo, nel momento decisivo serve una loro spinta ulteriore. Personalità e carattere per tentare l'impresa

Ci sono il capitano, il condottiero e il moschettiere, e non si tratta di una brigata più o meno allegra, né tanto meno dell’inizio di una barzelletta. Biraghi, Torreira e Bonaventura rappresentano invece i "senatori" che salgono al potere dentro la Fiorentina, adesso che è necessario andare oltre le qualità tecniche e le difficoltà fisiche.

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L’Europa per la squadra viola è una questione di carattere e identità, di cuore e personalità: ecco perché è fondamentale l’apporto di chi queste doti le ha. Per natura e cose di campo. Così scrive Il Corriere dello Sport - Stadio.

PERSONALITA' E ATTITUDINE. Il gruppo di Italiano è chiamato a superare i propri limiti che le tre sconfitte consecutive in campionato hanno messo a nudo, certo non annullando tutto quello che c’è stato prima, ma di sicuro complicando la strada che conduce all’Europa.

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Ed ecco che allora entrano in ballo fattori differenti a quelli discriminanti finora, tanto più essenziali quando un traguardo si decide in appena 270 minuti, dopo otto mesi di stagione, dopo fatiche, successi e sconfitte. Qui ci vuole qualcosa in più per riuscire nell’intento, che per la Fiorentina somiglierebbe ad un’impresa.

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Qui ci vuole lo scatto in avanti di calciatori come Biraghi, Torreira, Bonaventura. Non tre a caso, ovviamente: il capitano e due dei calciatori più rappresentativi per la personalità e per l’attitudine a disputare singole partite in cui la posta in palio assume un valore speciale.

Loro tre, e nel ristretto cerchio ci sta bene anche Riccardo Saponara, leader silenzioso e per questo molto ascoltato, sono chiamati ad un surplus di contributo.

ESEMPI DA SEGUIRE. Biraghi, quattro gol, buone prestazioni alternate ad altre meno convincenti, ma comunque sempre nel segno di un’appartenenza che ha convinto anche molti dei suoi detrattori, dovrà essere l’esempio e indicare il percorso per uscire da questo stato d’impasse che coincide con la fase decisiva del campionato.

Di suo ci metterà tanto Torreira, il capocannoniere con cinque gol, soprattutto il trascinatore per temperamento, per modo di intendere il calcio: ogni partita è una battaglia agonistica, senza risparmio di energie, sudore e sacrificio.

E poi c’è Bonaventura, tre gol e sette assist, il giocatore più esperto di queste situazioni insieme a Callejon. Il giocatore che sa come si fa a raggiungere l’Europa per dare una dimensione e un risalto internazionale a quello che la Fiorentina è riuscita a mettere insieme in questi mesi.


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