Biraghi: "Ottimo rapporto con Italiano. I nuovi si stanno inserendo, non è mai semplice"

Il capitano della Fiorentina: “Italiano? Uno dei suoi più grandi pregi è la sincerità. Siamo partiti bene a inizio stagione. Dobbiamo continuare a lavorare”

Parla così al media ufficiale viola il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi: “Dopo la gara col Genoa è iniziata questa cosa del Biroaggiro, mi ha fatto piacere sentire i cori della gente allo stadio. Diciamo che queste cose, forse, sono nate da qualche scaramuccia che c’è stata tra me la gente di Firenze.

Non lo so perché, io sono così. Sempre. Non sono molto aperto, sorridente, non sto simpatico. Sono così, son fatto così, a livello caratteriale. Me lo dice anche mia moglie”. STAGIONE. “Già da Moena si respirava un’aria differente rispetto agli ultimi tempi.

Non è mai facile partire come abbiamo fatto quest’anno dopo aver chiuso un’annata difficile come la scorsa, di solito ci vuole qualche mese di lavoro. Invece siamo partiti subito bene, si percepiva che c’erano dei buoni presupposti.

Dobbiamo continuare così, su questa strada e migliorare”. VIOLA PARK. “E’ davvero bello come sta crescendo questo progetto, questa struttura, che il Presidente ci sta regalando. Aspettiamo presto Commisso, sperando possa essere assieme a noi molto presto.

Il Viola Park sarà fondamentale per un club come la Fiorentina, perché farà crescere i giovani, i bambini, la prima squadra e le ragazze”. ITALIANO. “Uno dei suoi più grandi pregi è la sincerità. Parliamo tanto e di tutto con Italiano.

Mi piace come persona, perché è giusto che ci si dica le cose positive così come quelle negative. Col suo arrivo abbiamo fatto un cambio importante, sia a livello di gioco che di risultati. Ci responsabilizza molto, perché è molto esigente con tutti, ci dà entusiasmo, e ci ha permesso col suo lavoro di fare quello che abbiamo fatto”.

RUOLO. “Dopo dieci anni di carriera, ‘finalmente’ ho la possibilità di toccare tanti palloni, di impostare la manovra. Mi chiede di venire spesso dentro al campo per fare quasi il centrocampista, mi piace molto questo perché per un calciatore è bello toccare spesso il pallone”.

NUOVI. “Hanno praticamente già giocato tutti, sono ottimi calciatori, poi è chiaro che per un ragazzo nuovo non è mai semplice inserirsi al meglio e subito. Ci vuole sempre del tempo, anche solo nel parlare una nuova lingua, sono ottimi ragazzi.

E tutti ci siamo messi a disposizione loro”.